VIAREGGIO – Dopo la prestazione in chiaroscuro di Bari, si attendeva con impazienza il test amichevole del Parma contro la Fiorentina: a Viareggio la formazione crociata affrontava quest’oggi per la prima volta in estate una squadra di categoria superiore. La gara ha dato indicazioni importanti a Roberto D’Aversa, il quale potrà dirsi soddisfatto non solo del risultato di 0-0 (trattasi di un’amichevole – è vero -, ma non perdere in queste circostanze fa sempre piacere), ma anche dei notevoli passi in avanti fatti dalla squadra rispetto a sette giorni fa. I crociati (che – in attesa della presentazione delle nuove divise – sono scesi in campo con un completo giallo con pantaloncini blu) hanno disputato una prima frazione di gioco a buoni ritmi, riuscendo a tratti a farsi preferire agli avversari allenati dal parmigiano Stefano Pioli. Prevedibile, invece, il calo nella ripresa, complice il gran caldo, la condizione non ancora ottimale e la solita girandola di cambi che ha “snaturato” la formazione. Rispetto a una settimana fa, la formazione di mister D’Aversa non ha cambiato veste (solito 4-3-3), ma soltanto qualche interprete: Gagliolo in difesa al posto di Lucarelli, i nuovi acquisti Barillà e Dezi a dar man forte a Munari (oggi con i gradi di capitano al braccio) sulla linea dei mediani, Insigne in luogo di Siligardi e Nocciolini schierato come punta, complice il forfait di Calaiò.
Sin dalle prime battute, emerge il tasso qualitativo della Fiorentina che si fa apprezzare per il possesso palla, mentre il Parma prova a sfruttare gli spazi e a giocare di ripartenza, tenendo bene il campo e dimostrando di non soffrire troppo le sortite offensive della squadra viola. Anzi, la prima vera occasione della partita è di marca emiliana e arriva sull’asse Iacoponi-Baraye: il cambio di gioco del terzino destro taglia la retroguardia avversaria, imbecca dall’altra parte del campo il fantasista senegalese che, dopo un buon aggancio, conclude a lato, a tu per tu con Sportiello. La Fiorentina non riesce mai a regalare il pallone giusto al centravanti di giornata, Babacar, e dunque si fa notare per due “bordate” da fuori area: la prima di Veretout (Frattali mette in corner), la seconda di Benassi (out di poco).
La ripresa, come dicevamo in precedenza è condizionata dalla stanchezza (notevole) delle due compagini, che hanno dato vita ad un inevitabile turnover. A sperimentare di più è stato il Parma che al rientro dagli spogliatoi si è presentato con ben quattro volti nuovi (Nardi, Sierralta, Mazzocchi e Germoni), sin dal primo minuto. I secondi 45′ di gioco hanno palesato ancora le difficoltà nella manovra offensiva dei crociati, che non hanno più creato grattacapi alla porta dei toscani. A livello individuale ha offerto una buona prova la new entry Sierralta: il giovane difensore ha dimostrato personalità nel marcare Babacar, anche se ha macchiato il suo buon esordio con un errore in fase di disimpegno attorno al 65′, quando ha regalato palla al francese Eysseric sul cui tiro ci è voluta una prodezza di Nardi. Il portiere ex Santarcangelo ha avuto del lavoro da sbrigare anche nel finale, quando ha disinnescato una conclusione dalla lunga distanza di Chiesa. Lorenzo Fava
(© Foto di Lorenzo Cattani per SportParma)