Ci sono 28 punti di differenza tra Parma e Virtus Castelfranco, ma la sfida contro i modenesi nasconde molte insidie. Per conferme basta ricordare le difficoltà dell’andata. Certo, il Tardini è un altro palcoscenico che sa caricare la squadra ma anche esaltare gli avversari. La vittoria dell’Altovicentino di mercoledì scorso è un campanello d’allarme (i veneti sono a -4 ma con una partita in più rispetto ai crociati), anche se Apolloni va avanti per la sua strada, cosciente del fatto che il Parma è padrone del proprio destino. “Non possiamo farci condizionare dai risultati delle altre, noi dobbiamo andare avanti per la nostra strada, fino alla fine. La gara d’andata fu caratterizzata da tanti episodi – spiega Apolloni nella consueta conferenza stampa pre partita – ma di quell’esperienza bisogna fare tesoro, dobbiamo essere più forti di tutto”. La vittoria di domenica scorsa col Lentigione ha lasciato qualche dubbio di natura tattica, malgrado questo però il tecnico non ha escluso di continuare con il centrocampo a rombo: “E’ un’opportunità che mi consente di sfruttare le qualità di alcuni giocatori a disposizione”. L’abbondanza (mancheranno solo Saporetti, Rodriguez e Sowe) è un “piacevole” problema per il tecnico: “Le mie scelte dipendono dal lavoro settimanale e da quello che mi fanno vedere i giocatori; spero sempre che i ragazzi mi mettano in difficoltà sulle scelte”. Nessuna altra indicazione sulla formazione. In una sola parola: ermetismo!
“Longobardi ha qualità da leader, può fare solo la punta e non l’esterno. Corapi può ricoprire più ruoli, Lauria sta bene”. Ermetismo a parte, è probabile il ritorno al 4-2-3-1 con Longobardi dal primo minuto, Baraye o Musetti (o Corapi) alle sue spalle.