Saranno due gli import a disposizione di coach Papoccia nella stagione 2017 che inizierà domani a Collecchiello alle 15 contro gli UTA Pesaro.
TONY BELL – LB – UNIVERSITY OF TENNESSEE MARTIN SKYHAWK
Più che le parole, lasciamo che siano i numeri del college ad illustrare le qualità del nuovo arrivato in casa Panthers, un gioviale ragazzone di Memphis, All America nel 2013 e 2014, che vestirà la maglia nero argento #2: 237 tackle totali, di cui 45 for loss, 22,5 sack (record assoluto per UTM), 7 fumble forzati e 6 ricoperti.
Statistiche importanti che nel 2014 consentirono a Bell di essere tra i finalisti del Buck Buchanan Award, un importante riconoscimento annuale che premia il miglior difensore della division I-AA (il vincitore di quell’anno fu Kyle Emanuel, attuale LB dei Chargers).
Nel 2015 un soffio di NFL, quando viene messo sotto contratto dai Cincinnati Bengals, per poi essere rilasciato prima dell’inizio della stagione.
KRIS DURHAM – WR – UNIVERSITY OF GEORGIA BULLDOGS
Pur non avendo una attendibile memoria storica del football nostrano, siamo abbastanza certi nell’affermare che Kris è il primo giocatore con vero pedigree NFL mai approdato in Italia.
Quattro anni di college nei prestigiosi Bulldogs, nei quali fu uno dei bersagli preferiti di Matthew Stafford, attuale QB dei Detroit Lions, nel draft NFL 2011 viene scelto e messo sotto un contratto quadriennale e milionario dai Seattle Seahawks, dove disputa tre partite di regular season, con 3 ricezioni per 30 yards.
Rilasciato a fine stagione viene subito acquisito dai Detroit Lions, dove ritrova non solo il QB dei tempi del college, ma anche il suo primo TD da professionista, contro i Chicago Bears.
Il 2013 una stagione da protagonista, dove gioca tutte le 16 partite di regular season, segnando 2 TD ed accumulando 38 ricezioni per 490 yard, statistiche che lo consacrano miglior ricevitore del team, dietro solo al mostro sacro Calvin Johnson.
Nonostante ciò, a sorpresa, i Lions decidono di tagliarlo a fine stagione ed allora il nostro si accasa prima a Nashville con i Titans e poi ad Oakland con i Raiders, senza però mai raggiungere il roster attivo.
“Quando hai due giocatori così a roster è ovvio che tutti si aspettano meraviglie”, il commento del presidente Tira.
“Come sempre però, la differenza la potrà fare l’attitudine a calarsi in una realtà di football lontana anni luce dalle loro esperienze ed il trovare divertente tutto ciò. Se questa alchimia ci sarà, beh, allora dovremo alzare notevolmente il prezzo del biglietto, perché lo spettacolo sarà assicurato”.