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Football Americano

Annullato l’esordio casalingo dei Panthers. Tira: Arrabbiato e deluso

Annullato l’esordio casalingo dei Panthers. Tira: Arrabbiato e deluso

I tre volte campioni d'Italia dei Panthers sono stati sfrattati dal XXV Aprile. La partita del 29 marzo tra Zebre e Celtic, ennesima sconfitta della Franchigia federale, ancora alla ricerca del primo successo quando ormai la stagione volge al termine, giocata al limite della praticabilità , avrebbe compromesso il manto di gioco. Per i panthers disponibile il campo in sintetico, senza tribune e servizi.

Una decisione assurda, che colpisce gli appassionati di football americano che, con buona pace dei rugbisti, sono molti di più di quelli che seguono settimanalmente le Zebre (ricordiamo le tribune gremite come non mai per il Superbowl del 2011, unico evento in grado per ora di riempire le gradinate dello stadio di Moletolo come si vede nella foto).

Ecco il comunicato ufficiale dei Panthers Parma:

I Panthers Parma comunicano che Domenica 7 aprile non giocheranno l’esordio casalingo della stagione 2013 allo Stadio XXV Aprile in quanto è stata richiesta l’inversione di campo ai Giants Bolzano. La decisione è stata presa dalla società nel tardo pomeriggio di ieri dopo aver atteso una comunicazione ufficiale, mai arrivata, da parte del Comune di Parma che confermasse la possibilità o meno di poter giocare come da programma allo Stadio XXV Aprile.

I Panthers infatti secondo quanto garantito dal Comune di Parma quest’anno avrebbero usufruito del campo dello Stadio XXV Aprile all’interno di una serie di date concesse a sua disposizione dalla Federazione Italiana Rugby, attuale gestore dell’impianto di Moletolo.
Nella tarda mattina di Martedì 2 aprile, i Panthers sono stati avvisati dal Comune di Parma dell’eventualità che la partita in programma domenica 7 aprile non si potesse giocare in quanto il campo dello Stadio XXV Aprile si presentava in pessime condizioni dopo che venerdì (29 marzo) si è giocata “al limite della agibilità” la partita delle Zebre di Celtic League e alla luce del fatto che “le previsioni meteo fino a domenica continuano ad essere nefaste e non aiutano il terreno ad asciugarsi”.
Il Comune di Parma nella sua comunicazione ha suggerito la possibilità per i Panthers di giocare sempre a Moletolo ma sul campo in erba sintetica privo di tribune e servizi (biglietterie, toilette, ristoro bar). La società Panthers ha rifiutato questa soluzione per ovvi motivi logistici dato che la l’opzione proposta avrebbe impedito di rispondere alle esigenze dell’organizzazione della partita nel rispetto delle regole federali (es. la presenza di una tribuna) e nel rispetto del servizio rivolto al a tesserati e spettatori (una media di 400/500 a partita). Tra l’altro la “fortuna” ha voluto che i Panthers per quest’anno avessero dovuto rinunciare ad organizzare il “Kick Off Classic” a causa del ritiro dal campionato degli Elephants Catania, un evento che ad esempio lo scorso anno portò allo Stadio XXV Aprile all’incirca 1000 spettatori e molti provenienti anche da fuori provincia.

Dopo queste considerazioni i Panthers hanno risposto al Comune di Parma che la soluzione suggerita, l’uso del campo in erba sintetica, in alternativa all’eventuale impossibilità di giocare allo Stadio XXV Aprile, non era adatta. A questo punto trascorso un giorno e mezzo e non avendo ricevuto da parte del Comune di Parma nessuna comunicazione ufficiale sulla possibilità o meno di giocare come da programma sul campo del XXV Aprile, i Panthers hanno deciso di chiedere l’inversione di campo ai Giants Bolzano. I Panthers si sono sentiti costretti ad adottare questa soluzione per non rischiare di trovarsi ad organizzare una trasferta e annullare tutte le iniziative in programma per l’esordio casalingo allo Stadio XXV Aprile con scarsissimo tempo di distanza dalla partita. In questo modo la società ritiene di aver preservato i suoi tesserati, i suoi tifosi e la propria credibilità.

“Sono arrabbiato e deluso – spiega il presidente dei Panthers Ivano Tira -. E’ settimane che piove e il maltempo non dà tregua, l’inagibilità del campo dello Stadio XXV Aprile era “forse” preventivabile prima. Faccio fatica ad accettare la mancanza di chiarezza e fermezza nel gestire certe situazioni e certe soluzioni che per me è sinonimo di poco rispetto per il lavoro altrui. Ritengo che questo problema sia stato gestito male. Se il campo era inagibile doveva arrivarci una comunicazione ufficiale fin da subito mentre siamo stati lasciati nell’incertezza fino a tre giorni di distanza dalla partita quando non abbiamo più potuto aspettare a prenderci noi la responsabilità di fare una scelta. Nella comunicazione che abbiamo ricevuto dal Comune ci è stato fatto notare che la soluzione alternativa del campo in sintetico è stata utilizzata anche da un’altra squadra di massima serie, questo dato di fatto però non cambia le valutazione che ritengo ognuno debba fare sulla base delle proprie esigenze, delle proprie attività e dei propri impegni. A questo punto tanto vale che si adotti il vecchio rimedio a cui ricorre il calcio nei casi d’emergenza: giocare a “porte chiuse” e nel nostro caso dovremo farlo perché non c’è un impianto adeguato per ospitare la nostra attività”.

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