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Ciclismo

La squadra di Giacomo Notari scippata della vittoria dalla giuria al Tour di Poyang Lake in Cina

La squadra di Giacomo Notari scippata della vittoria dalla giuria al Tour di Poyang Lake in Cina

Si è concluso nel sud-est della Cina, nella provincia di Jiangxi, vicino al capoluogo Nanchanh, il Tour of Poyang Lake – gara a tappe attorno al più grande lago d’acqua dolce cinese (e teatro anche di sinistre sinistre leggende) – nel quale ha partecipato anche l’Atlas Red Devil, squadra diretta da Giacomo Notari, allestita apposta per l’occasione e capace di ottenere il terzo posto nella classifica generale con il romeno Andrei Nechita, già campione nazionale e cresciuto in Italia correndo, tra le tante, con Marchiol, Trevigiani-Dynamon e Zalf.
Per la verità il 28enne di Noceto, grazie ad un varco regolamentare, poichè era una gara non Uci, ha potuto emulare le gesta dello scozzese Kenny Dalglish che trent’anni fa nel Liverpool si sdoppiò nel ruolo allenatore-giocatore, calandosi pertanto nella parte di manager-corridore e ottenendo anche un decimo posto nella quarta frazione (sulle undici in programma) disputata sulla distanza di 112 km alla media di 46 km/h, vinta dall’italiano Matteo Malucelli (Unieuro Wilier Trevigiani) sull’australiano Ryan Macanally, compagno di Notari e già suo atleta nell’indonesiana Pegasus.
Proprio questi ultimi due sono stati protagonisti nella convulsa volata dell’ottava tappa, dove Macannally aveva tagliato per primo il traguardo salvo essere poi declassato all’ultimo posto dalla giuria per aver ostacolato, stringendolo alle transenne, Malucelli. Subito dopo la fine, è arrivato il vano contro-reclamo di Notari e della sua Atlas che spiegava la regolarità dell’azione del suo atleta non trovando tuttavia ascolto da parte dei giudici, irremovibili nella loro decisione nonostante non avessero immagini dello sprint a suffragare il tutto. A quel punto, pronto è arrivato da parte di Notari un video del finale di tappa dove si può constatare una volata tutt’altro che scorretta del suo corridore, o quanto meno non tale in confronto ad altre volate discusse viste su palcoscenici più prestigiosi. Detto che il ds nocetano ha poi accettato il provvedimento senza ulteriori polemiche, anche nel ciclismo si verificano sempre più casi da moviola, proprio come per un calcio di rigore, lasciando all’appassionato la propria opinione.

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