Vittorio Adorni, 81 anni, entra a far parte della Hall of Fame del Giro d’Italia. La celebrazione è avvenuta oggi a Parma, presso l’Hotel de la Ville, dove il direttore Andrea Monti e il suo vice Pier Bergonzi gli hanno consegnato l’importante riconoscimento. “È una grande emozione per me oggi e ritengo sia molto bello che il Giro d’Italia ricordi i corridori che hanno fatto qualcosa di importante in questa manifestazione” ha sottolineato Adorni che per l’occasione era affiancato dalla famiglia al competo.
“Il Giro era il sogno di ogni corridore, in particolare di quelli italiani, e che per un motivo o per l’altro nel mio caso continuava a svanire. Il 1965 è stata un’annata che mi ha trovato pronto sia fisicamente che mentalmente. Avevo ripreso la Maglia Rosa nella 13a tappa, una cronometro di 50 chilometri da Catania a Taormina, ma sapevo che la corsa sarebbe stata ancora lunga e piena di insidie ma non l’ho più tolta. La tappa chiave fu la Saas Fee – Madesimo, un tappone di 282 km con 4 Gran Premi della Montagna prima dell’arrivo. Vinsi quella frazione con oltre 3 minuti di vantaggio e consolidai il mio primo posto nella generale. Vi racconto un aneddoto: durante quella tappa mi avvicinò l’ammiraglia del Patron Torriani che aveva a bordo Bruno Raschi, storico giornalista della Gazzetta, che mi chiese a cosa stessi pensando. Io risposi: sto pensando a Coppi e alle sue imprese. E poco dopo anche io feci l’impresa che mi fece volare verso la conquista del Giro”.
Lunghi applausi, storie da raccontare, risate e volti sorridenti. Una festa nel nome di Sdorni e del Giro d’Italia.