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Ciclismo

Ciclismo: Cornacchione determinante per il bronzo azzurro

Ciclismo: Cornacchione determinante per il bronzo azzurro

Si è conclusa con un risultato positivo l'avventura di Andrea Cornacchione Giochi Olimpici Giovanili in programma a Trabzon in Turchia. Il ciclista della Polisportiva Torrile, uno dei tre scelti dal ct De Candido, ha infatti contribuito al bronzo di Nicolò Pacinotti nella corsa in linea di giovedì.

L’avventura dei ragazzi italiani è iniziata martedì, ma nella cronometro non hanno lasciato il segno e non sono arrivati nei primi dieci, così come nel criterium di mercoledì, in un percorso impegnativo di metri 1700 con due salite da fare 15 volte per le qualificazioni e 20 per le finali, nonostante fossero giunti in finale, niente hanno potuto fare contro le altre nazionali. Meglio decisamente invece la terza giornata, con la corsa in linea, quella che più addiceva ai portacolori azzurri. In un percorso di km 11,600 da ripetere sei volte (anche in questa gara una salita molto ripida e con 300 metri di pavè) e in una gara molto massacrante e combattuta sin dall’inizio, gli azzurri sono stati bravissimi, controllando sempre la corsa. Nel finale in un momento di sbandamento e confusione dal gruppo evadono in due i quali poi si aggiudicherrano le prime due medaglie, poi, all’ultimo giro i ragazzi si sono accordati stabilendo che l’uomo migliore da proteggere in quel momento, il meno stanco era Nicolò Pacinotti (toscano del Veloclub Seano), quindi di comune accordo hanno deciso di lavorare per lui. L’altro emiliano Lorenzo Fortunato (del San Lazzaro) agli ultimi due km cerca di allungare il gruppo per poter riprendere i fuggitivi, mentre Andrea Cornacchione protegge e lavora per portare il più fresco possibile Pacinotti ai piedi dell’ultima salita, dove vincerà la volata del gruppo portando a casa il bronzo. Oltre al risultato in linea e le delusioni nelle altre gare, sicuramente per i ragazzi è stata un’esperienza indimenticabile, che si porteranno dentro per sempre, in quanto, anche se a livello giovanile è pur sempre un’Olimpiade. E dobbiamo dire “bravi” ai nostri ragazzi, che senza ombra di smentite all’Eyof Trabzon sono stati grandi.

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