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Ciclismo

Muore mentre corre il figlio: il ciclismo piange Giuseppe Dodi

Muore mentre corre il figlio: il ciclismo piange Giuseppe Dodi

Un fulmine a ciel sereno si è abbattuto ieri a Sovico in Alta Brianza, dove si correva la 47a edizione della Coppa dei Colli Briantei (corsa per dilettanti). Quella che doveva essere una giornata di festa e ciclismo si è invece trasformata in tragedia.

Giuseppe Dodi, colornese di 55 anni, è deceduto causa un infarto che lo ha colpito pochi istanti prima della partenza della corsa, alla quale prendeva il via il figlio Luca, molto conosciuto nel ciclismo parmense e nazionale. Dopo la tragica notizia, Luca non è partito, mentre la sua squadra il Team Idea si è ritirata in blocco appena avuto la notizia certa che Giuseppe non ce l’aveva fatta. La tragedia è avvenuta intorno alle 11,30 quando il colornese sotto gli occhi degli appassionati e corridori, della moglie Elena e dal figlio Marco, anche lui corridore nel Torrile. Subito soccorso dal medico della corsa ed il personale dell’ambulanza, dopo il primo intervento è stato portato all’ospedale di Monza, ma il suo cuore non ha retto, lasciando nello sconforto non solo i famigliari, ma anche di tutta la carovana. Nonostante tutto la gara con un forte ritardo ha preso il via in un clima di tristezza, annullando ogni tipo di festeggiamenti e nessuna premiazione nel dopo gara.
Dodi era un grande appassionato di ciclismo, buono e gentile con tutti, mai una parola fuori posto. Da sempre sin dalle prime pedalate di Luca dalle giovanili della Polisportiva Torrile ai giorni nostri era sempre presente alle gare. Anche ieri aveva conversato con i presenti, in una domenica come le altre, poi all’improvviso come un fulmine a ciel sereno in poco tempo si è consumato la tragedia, che nessuno si sarebbe mai aspettato. Giuseppe ad ogni corsa parlava sempre del suo Luca per le grandi soddisfazioni che gli aveva regalato in tanti anni ci ciclismo, come nel 2007 quando vinse il Pesche Nettarine,corsa a tappe e la convocazione in azzurro Under 23. Giuseppe era uno che vedeva sempre il lato positivo del ciclismo, fatto seriamente con grandi sacrifici, lontano da certe porcherie. Anche Pietro Vallara, il suo primo direttore sportivo, saputo la notizia, non ha voluto commentare, ma sicuramente il nostro movimento ha perso una persona corretta in ogni campo. Per ora non si conoscono ancora la data ed il luogo dei funerali.
Sport Parma ed il ciclismo parmense (corridori, società e addetti ai lavori) porgono le più sentite condoglianze ai figli Luca e Marco,alla moglie Elena.

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