Ciclismo
Malori inizia la sua stagione ciclistica in Qatar: Ho lavorato sodo e sono pronto per aiutare la Lampre

Quando il famoso Lawrence d'Arabia, tenente colonnello di Sua Maestà Â , nel 1916 scese nelle terre medio-orientali per delicate questioni geo-politiche, non sapeva bene a cosa sarebbe andato incontro.
Ora, a distanza di 95 anni, il nostro Adriano Malori si immedesimerà in parte nel militare inglese per aprire la sua seconda stagione tra i prof con il Tour of Qatar dal 6 all’11 febbraio, conoscendo bene cosa lo aspetterà durante e dopo la gara. Bici come tappeto volante e casco come turbante per affrontare le dune del ricco emirato e sfidare le correnti del Golfo Persico che faranno da cornice alla 10a edizione della breve corsa a tappe organizzata dalla A.S.O., la stessa del Tour de France. Il Tour of Qatar scatterà con un prologo di 2 km attorno al Cultural Village della capitale Doha e poi seguiranno altre 5 tappe in linea senza particolari difficoltà altimetriche ma con diverse insidie che Adriano immagina già: ”So che ci sarà un’alta concorrenza e poi bisognerà stare attenti al vento”.
Il 23enne della Lampre-ISD si è preparato bene durante l’inverno andando in esilio forzato (dovuto al perdurare del brutto tempo vicino a casa sua) tra Villasimius, dove ha accompagnato i suoi ex compagni della Trevigiani-Bottoli e San Vincenzo, dove ha poi completato il ritiro con la sua squadra fino al 28 gennaio, giorno del suo compleanno. “Ho lavorato – riprende Malori – tanto sul fondo e con buona continuità, aggiungendo esercizi specifici sul ritmo, con molte ore di dietro motore ed infine facendo alcune rifiniture. Rispetto ad un anno fa sono più avanti con la condizione, che pur rimane in crescita e da migliorare, però dovevo farmi trovare pronto per questo inizio di stagione, visto che affronterò diversi giri a tappe”.
Infatti Adriano rimarrà nelle zone arabe correndo anche il Tour of Oman dal 15 al 20 febbraio (organizzato sempre dalla A.S.O.), poi tornerà in Italia per correre il Giro del Friuli (3 marzo) e la Tirreno-Adriatico (dal 9 al 15 marzo), salvo qualche aggiunta al suo calendario. Di certo, dopo la corsa dei due mari, la Milano-Sanremo non è nei suoi programmi, ma per il momento ce n’è abbastanza per faticare: ”Sì, direi di sì. Anche se sembra facile, alcuni miei compagni e colleghi mi hanno avvisato sul tipo di corsa che ci sarà in Qatar ed è per questo che ho lavorato sodo”.
La Lampre-ISD ha già vinto al Giro della Provincia di Reggio Calabria con Pietropolli (per lui una tappa e la classifica finale), ma il traversetolese parte sereno: “Spero di fare un buon prologo, anche se è piuttosto corto, però senza particolari pressioni di risultato. Poi una volta partito vediamo come andrà la crono e di conseguenza darò un occhio alla classifica, ma io vado giù per svolgere altri compiti”. Il treno di Petacchi, che correrà solo in Oman e il suo vice in Qatar sarà il tedesco Hondo, è imprescindibile dai suoi vagoni ed Adriano Malori, come ha già dimostrato al Tour de France, ne rappresenta uno importante. Importante come lo era Lawrence d’Arabia per la Regina.
