Splendida e riuscitissima serata quella che si è tenuta mercoledì 28 luglio a Langhirano in occasione del "1à‚° Bedognino d'Oro".
L’idea di questo speciale riconoscimento è nata dalla vulcanica mente dell’ingegner Paolo Chiesa (presidente dell’affiliazione emiliana della Bedogni-Monsummanese) che, malgrado gli sia saltata per diversi motivi l’organizzazione della tradizionale gara per dilettanti di fine luglio, non si è dato per vinto ed ha istituito questo riconoscimento, intitolato anche alla memoria di Egidio e Maristella Bedogni, che andrà a premiare in futuro l’atleta di stampo granata più rappresentativo o che si sarà messo più in luce durante la propria carriera.
Gli onori di casa sono stati fatti dal padrone Gianni Saltini che per l’occasione aveva eccezionalmente adibito a set televisivo una profumatissima sala di stagionatura di prosciutti che hanno inebriato e decorato il parterre di tutti i presenti.
Gli intervenuti erano tutti amici, tifosi ed appassionati del ciclismo, con l’intera squadra della Bedogni-Grassi-Famà-Linea Gomma-Ferrari (questo il nome per intero dell’affiliazione parmense) a fare da cornice al tavolo “regale” presieduto da alcuni ospiti: Dario Cataldo della Quick-Step e vincitore del Bedognino d’Oro, Adriano Malori, fresco di Tour de France ed il suo ex compagno Lampre-Farnese Gilberto Simoni, sceso nel parmense anche per promuovere a scopo benefico il suo libro “Gibo d’Italia”, giocando simpaticamente nel titolo tra il suo soprannome e la gara che ha vinto per 2 volte ed amato di più, con la quale ha poi chiuso una straordinaria carriera proprio quest’anno.
Anche la cosiddetta prima fila ed il resto degli invitati era di tutto rispetto, giusto per citarne qualcuno: Luciano Armani, glorioso ex prof parmigiano, Bruno Reverberi, team manager della Colnago-Csf, Giancarlo Perini, indimenticato “Duca” di Benidorm ’92, Elio Aggiano, ex prodotto della Bedogni e poi professionista proprio con Reverberi oltre a Giacomo Pasqui, presidente della Bedogni-Monsummanese (sezione Toscana) e Giuseppe Trinci, primo d.s. della formazione granata.
Gli argomenti trattati sono stati tanti e sviscerati come consuetudine in queste circostanze: dal Tour de France appena vissuto e raccontato dalle parole di Malori a quello di Simoni, con cui il trentino ha sempre avuto un rapporto di amore-odio, dal Giro d’Italia dello stesso Simoni a quello di Cataldo, che entrambi a loro volta hanno fatto un resoconto rispettivamente della carriera e della stagione fin qui disputata.
Gli ottimi risultati raggiunti fino ad oggi dal marchigiano Cataldo (Giro d’Italia Dilettanti 2006, vicecampione italiano a crono 2010, oltre a 4 successi da prof ed un paio di buoni piazzamenti in tappe di Giro e Delfinato 2010) gli hanno consentito di conquistare questo riconoscimento importante, anche per tutti gli sponsor della “famiglia” ciclistica Bedogni che non hanno mai mancato di dare supporto economico e morale durante gli ultimi anni.
Alla fine Gianni Saltini ha premiato il 25enne Dario Cataldo con un piatto d’argento raffigurante un prosciutto stilizzato in lamina d’oro riportante sotto l’incisione del “1° Bedognino d’Oro”.
Prima di chiudere la serata presso il centro sportivo “Geco” di Langhirano, Paolo Chiesa e tuo il suo staff ha dato appuntamento a tutti al 2011 per la seconda edizione del premio con la speranza di poterlo abbinare anche al ritorno della gara agonistica.