Cavendish stappa la quarta tappa a Bordeaux ed ubriaca il Tour mentre Petacchi brinda alla maglia verde. L'arrivo odierno nella vinicola regione dell'Aquitania, …
… meglio dire in piena Gironda, suggerisce arditi giochi di parole per il poker calato dall’inglesino dell’HTC-Columbia, che curiosamente aveva vinto anche la Epernay-Montargis, in altre zone vinicole dove producono lo champagne ed anche per Ale-Jet che, con il 3° posto di oggi (2° è finito Julian Dean della Garmin), si riprende la maglia verde togliendola ad Hushovd, oggi solamente 14° nella volatona generale.
Se la sparata finale di Cannonball è di quelle che non lasciano scampo, bisogna applaudire quanto meno la strategia usata dalla Lampre-Farnese negli ultimi arrivi di gruppo: far disputare lo sprint a 2 uomini (di solito Grega Bole oltre a Petacchi) per rubare punti al norvegese della Cervelò, proprio come successo oggi a Bordeaux con lo sloveno, compagno di camera di Malori, che ha chiuso al 9° posto.
Certo però che ora Petacchi dovrà guardarsi le spalle anche dall’assalto che porterà Cavendish sui Campi Elisi, visto che lo spezzino comanda la classifica a punti con 10 lunghezze su Hushovd e 16 sul ragazzo dell’Isola di Man.
Se manterrà il vantaggio, Petacchi entrerà nella storia del Tour come secondo italiano, dopo Bitossi nel ’68, a sfilare a Parigi con la maglia verde.
A rischiare di entrare negli almanacchi della Grande Boucle, oggi ci è andato abbastanza vicino Daniel Oss, granatiere della Liquigas-Doimo, che dopo aver animato la tappa con la fuga-fiume di giornata (180 km) insieme ad altri 3 compagni d’avvenutura (Breschel, Vaugrenard e Pineau), ha pensato bene di provarci in maniera solitaria per un’altra decina di chilometri (40” circa il suo massimo vantaggio) ma venendo inesorabilmente ripreso ai -3,5 dalle trenate di tutte le squadre dei velocisti.
Sul palco delle vestizioni, malgrado i miseri 8” di margine su Schleck, la maglia gialla Contador si è unito al cin-cin generale sapendo già che domani potrà ampliare il distacco, chiudendo il discorso del suo terzo Tour ed stappando sotto l’Arco di Trionfo una nuova bottiglia del vincitore.
Sms di Malori:
“Oggi penso che sia stata la tappa più squallida del Tour: strade rovinate, tutte in mezzo al nulla e sempre vento…….oh, non mi passava più….là davanti e tutto il giorno a tirare!!! Unica nota positiva una sacco di gente all’arrivo….davvero impressionante il pubblico visto fino ad oggi al Tour….Mi preparo alle ultime fatiche: domenica a Parigi ci sarà da difendere la maglia verde di Petacchi presa oggi…..mentre per domani a crono, che un po’ me ne intendo, Cancellara se la giocherà con Tony Martin ma pronostico Cancellara che vince facile e si fuma anche un sigaro!!! ….. io invece farò del mio meglio, sicuro!!!! A domani “
Presentazione 19° tappa Bordeaux – Pauillac 52 km – 24 luglio 2010
Penultima tappa del Tour de France con la cronometro individuale di 52 km da Bordeaux a Pauillac.
Domani sarà quasi impossibile assistere ad un clamoroso ribaltone tra Contador e Schleck (negli ultimissimi anni la crono conclusiva è servita per consolidare la classifica generale prima del carosello finale di Parigi), però vale la pena ricordare come Fignon fu beffato da Lemond, grazie alle nuovissime appendici da triathlon, addirittura nell’ultima tappa del Tour ’89, bissando così l’atroce delusione patita sempre dall’estroso francese al Giro ’84, che rimase vittima ancora una volta dell’innovazione stavolta per mano di Moser, che nell’ultima frazione a crono sfoderò le moderne ruote lenticolari che gli permisero di conquistare tappa e corsa rosa dentro l’Arena di Verona.
Solitamente nell’ultima prova contro il tempo di un grande giro a tappe contano più le energie rimaste che l’essere specialista, anche se Contador sarebbe partito avvantaggiato ugualmente su Schleck, con quest’ultimo che dovrà pure difendere il secondo posto dall’arrembaggio di Menchov, distante però quasi 4’, il quale a sua volta proverà a salire sul podio spodestando l’attuale terzo, Samuel Sanchez, davanti a lui di 21”.
Sarà decisamente più appassionante quindi vedere la lotta tra il campione olimpico dell’Euskaltel ed il russo della Rabobank per la terza piazza, ma anche molto interessante vedere come si comporterà il nostro Adriano Malori dopo 3 lunghissime settimane di fatica e che, dopo aver smaltito i dolori delle cadute delle primissime tappe e stretto i denti sulle montagne, ha ritrovato una discreta brillantezza proprio negli ultimi giorni.
Inoltre questa crono per il traversetolese, che partirà per secondo, sarà un singolare e simpatico derby “iridato” da vincere contro il tedesco Bert Grabsch dell’HTC-Columbia: infatti in comune hanno la vittoria a Varese 2008 nelle cronometro mondiali delle allora rispettive categorie (prof ed under 23).
Il nostro neoprof Adriano, rimasto il più giovane in gara con i suoi 22 anni, ha un vantaggio di 2’01” da amministrare su Grabsch, ma tutti noi, compreso lui, siamo già contentissimi di vederlo sfilare a Parigi a prescindere dal risultato di domani.