Ci è voluto uno scatto deciso agli 800 metri dal traguardo di Morzine-Avoriaz sommato ad una caduta a 50 km dall'arrivo per decretare due vittorie, una parziale sconfitta e una disfatta totale nel tanto primo atteso arrivo in salita del Tour de France, che per la verità Â ha un pochino deluso le aspettative.
A festeggiare in Alta Savoia sono Andy Schleck, vincitore di tappa e Cadel Evans, nuova maglia gialla (6° all’arrivo ed ora con 20” di vantaggio nella generale proprio sul lussemburghese), invece all’esame di riparazione andrà Alberto Contador, mentre la nave ammiraglia che è andata letteralmente alla deriva è Lance Armstrong (61° a 11’45), a cui bisogna dare atto di una caduta rovinosa ai –50 km, quando la corsa stava entrando nel vivo.
Si diceva: lo scatto che crea scompiglio ai –800 metri è quello che piazza Andy Schleck, al quale gli resiste solo l’olimpionico Sanchez (2° all’arrivo in volata) e che respinge clamorosamente il tentativo di rifarsi sotto di Contador (5° a 10”), che fino a quel punto aveva controllato la salita finale grazie al tempo scandito prima da Tiralongo e poi da un inesauribile Navarro.
Davanti allo spagnolo, ma sempre a 10” da A.Schleck, finiscono Gesink e Kreuziger, il primo ad aver provato uno scatto quando mancavano 2 km alla fine, dopo aver avuto il via libera da suo capitano Basso, finito poi 9° con lo stesso ritardo.
Le vere e proprie operazioni di scrematura del gruppo erano iniziate sulle prime rampe del Col de la Ramaz per mano del Team Sky, per staccare intanto la maglia gialla Chavanel (che chiuderà a 11’40” riconsegnando la maglia dopo sole 24 ore come ad Arenberg) e per sfruttare la rincorsa affannosa fatta dai Radioshack per riportare Armstrong in gruppo, dopo il suo ruzzolone in una rotonda al km 140 circa.
La tattica dei “Sat-Boys” di Wiggins da infatti gli effetti sperati sulla Ramaz (salvo poi registrare una crisetta del loro leader ai -3,5 km da Morzine che terminerà ad 1’45”), alcuni big perdono le ruote facendo l’elastico (Vinokourov e Kloden) e la giornataccia di Armstrong è tristemente confermata da una sua ennesima caduta-tamponamento proprio sullo scollinamento del penultimo gpm a Les Gets. Gli ormeggi ormai si sono mollati, il Tour de France del texano è irrimediabilmente compromesso, anzi finisce proprio e salendo i tornanti verso l’arrivo, accompagnato dai suoi fidi scudieri, cerca di farsene una ragione e probabilmente riflettendo anche sul fatto che dal 2009 (da quando è ritornato) gli sta succedendo tutto ciò che no n gli è successo nelle 7 gloriose campagne di Francia.
Malgrado il gran caldo anche oggi non abbia dato tregua (37°), il pubblico è quello delle grandi occasioni (che continua ad offrire milionate di rifornimenti idrici ai poveri corridori) e durante l’ultima ascesa, assodata l’eliminazione dai giochi del cowboy Lance, ci si aspetta lo spettacolo. L’Astana assume le redini, alza il ritmo ed il suo lavoro lascia presagire una sparata di Albertino Contador da un momento all’altro. L’impulso degli uomini di Martinelli è notevole e più si sale più ci si attende un’azione che possa far saltare il banco, ma la selezione avviene più da dietro che dal davanti. Il re del Tour ’07 e ’09 non parte ed anzi deve incassare il colpo dal giovane Schleck (per la vittoria parziale) e dal canguro iridato Evans (per la maglia gialla).
Alla fine in testa rimangono in 13 con Rogers e Joaquin Rodriguez, che accusano una manciata di secondi nell’ultimo chilometro e con 2 uomini che sull’arrivo festeggiano alla stessa maniera due piazzamenti diversi.
Ora il giorno di riposo per godersi i propri risultati, per riassettare le idee di battaglia per il futuro, per continuare ugualmente il proprio Tour, ma soprattutto per recuperare forze preziose.
A tal proposito, come manna dal cielo, il nostro Adriano Malori sfrutterà la sosta per rifocillarsi psico-fisicamente, anche se oggi ha fatto gruppetto già sul Col de la Ramaz, quando si sentiva di poter resistere di più ed anticipando così di qualche ora il giorno di riposo. Le energie risparmiate oggi, gli torneranno utili nei prossimi giorni.
Sms di Malori:
“Oggi un pò meglio… Sono arrivato in gruppetto però se tenevo duro un pò più avanti arrivavo! Impressionante la gente! Ho bevuto più di ieri, poi mi continuavo a lavare con la gente che ci dava l’acqua! Comunque sono due giorni che vedo l’asfalto sciogliersi sotto le ruote.
Il riposo di domani è oro colato, ne avevo proprio bisogno e mi farà anche bene visto le botte.
I big di classifica? A dire la verità sembravano tutti nascondersi… però per come sono andati sul pavè, si vedeva che Contador e Schleck stavano meglio! Ciao a tutti, a martedì”.
Giornata di riposo
Lunedì 12 luglio, primo giorno di riposo per il Tour de France, che riprenderà martedì 13 con la 9° tappa, il tappone alpino da Morzine-Avoriaz a Saint Jean de Maurienne per un totale di 204,5 km e 5 gran premi della montagna, di cui l’ultimo, Col de la Madeleine, di hors categorie.