Inizia oggi e ci accompagnerà per 14 settimane una serie di interviste dedicate ai giovani protagonisti della stagione 2012.La prima puntata è dedicata a Thomas Pesenti, nato il 16 ottobre 1999, Esordiente del 1° anno nella Polisportiva Torrile.
Ciclismo
Ciclismo giovanile, i protagonisti del 2012: Thomas Pesenti
Ciclismo giovanile, i protagonisti del 2012: Thomas Pesenti
A che età hai cominciato a correre?
A sette anni nell’Eiffel Fontanellato.
La tua prima vittoria.
Il 1° maggio a Praticello di Gattatico dove ho preso la maglia rosa del ”Tour Reggiano”.
La tua miglior corsa e la peggiore.
La migliore a Praticello, la peggiore a Campegine perchè ho perso la maglia rosa.
Una tua qualità e un difetto.
La qualità è che sono testardo e comattivo, il difetto che non faccio le volate, anche se ne avrei le capacità.
Che scuola frequenti?
La 3a media a Fontanellato.
Qual’è il tuo campione preferito?
Il mio campione italiano è Domenico Pozzovivo, per la sua grinta e combattività, poi Fabian Cancellara, perchè mi piacciono le cronometro.
Che rapporto hai con compagni e avversari?
Ottimo con i compagni e rispetto per gli avversari, anche se non li temo.
Un giudizio sul tuo ds, in positivo e in negativo.
Di positivo direi che è un buon tecnico che mi ha insegnato molte cose, di negativo che è troppo buono.
In allenamento e in corsa segui alla lettera i suoi consigli?
In allenamento si, devo solo imparare, in gara a volte non rispetto tutto quello che mi consiglia.
Perchè hai scelto come sport il ciclismo?
Perchè sono sempre stato affascinato da ogni tipo di bicicletta, fin da piccolo volevo provare tutte le biciclette che vedevo.
Sei un maniaco della tua bici?
Si, ne ho di tanti tipi e mi diverto a fare delle modifiche strane.
I tuoi obbiettivi per la stagione 2013.
Vorrei vincere più gare rispetto al 2012 e punto a vincere il regionale in pista.
Come giudichi la tua stagione 2012?
La mia prima stagione da Esordiente la ritengo abbastanza buona, anche se potevo fare meglio.
La tua preferenza: strada o pista?
Non ho preferenze, mi piacciono entrambe.
Hai un portafortuna?
No, non ci ho mai pensato, sarebbe una buona idea per il futuro.
Se dipendessa da tè, cosa cambieresti del ciclismo?
Cercherei di migliorare la sicurezza sui percorsi, anche se è già notevolmente migliorata. Poi vorrei non si esasperassero i ragazzi sul concetto di risultato a tutti i costi.
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