Monticelli Terme ancora protagonista come citta' del ciclismo in provincia con la partenza della 7a tappa del GiroBio-Under 27 dopo aver ospitato domenica scorsa la 5a edizione de "La Polverosa", a sua volta tappa del Giro d'Italia d'Epoca.
Se sei giorni prima le vie del paese erano state invase dal ciclismo dei tempi che furono, ieri mattina dalle 9:30 il salto generazionale, sia per mezzi che per corridori, è stato evidente e lo spazio e’ stato dedicato tutto alle speranze giovanili. I 112 atleti ancora in gara sono arrivati, dopo un lungo trasferimento collettivo, su 3 grossi pullman da Figline, dove hanno dormito tutti assieme, cosi’ come vuole il formato del GiroBio, e si sono così apprestati a disputare una frazione che avrebbe portato la carovana a Lonato del Garda, dopo 147 km, in un arrivo adatto ai velocisti.
Il villaggio di partenza era stato collocato nell’area attorno al circolo “Punto Blu” che, grazie alla fattiva ed indispensabile collaborazione della ditta “Ghiretti Costruzioni”, e’ sempre più la consolidata sede di ritrovo per tutte le manifestazioni ciclistiche svolte a Monticelli.
I “dilettanti” hanno sfilato sul podio-firma e fra i tanti, la maglia rosa, il russo Inlur Zakarin, Fabio Aru della Palazzago e Francesco Manuel Bongiorno del Team Hoppla che secondo l’americano Joseph Dombrowski (vincitore sul Terminillo) saranno i suoi rivali più pericolosi per la vittoria finale, che passera’ gioco forza per il tappone di domani con l’arrivo sul Passo Gavia.
La cima lombarda spaventa soprattutto, per altri motivi, anche Nakya Traversi, “il nocetano di Brescia”, che oggi correva praticamente sulle strade delle sue province:”Ci terrei – confida il 20enne della Delio Gallina poco prima del via – a fare bella figura in questa tappa, ma sono proprio al gancio, pero’ non mollo, perche’ voglio arrivare ad Asiago visto che ho tenuto duro fino ad ora. Purtroppo sto facendo l’edizione del GiroBio più dura di sempre, non abbiamo mai visto la pianura, e questo non agevola le mie caratteristiche. Domani il c’è Gavia e speriamo solo bene”.
Presente il sindaco di Montechiarugolo Buriola che ha ricordato come nel suo comune i ciclisti abbiano sempre più corsie privilegiate e come Monticelli sara’ ancora al centro dell’attenzione con la notte azzurra di domani (sabato 16 giugno) che tendera’ a promuovere le sue terme.
Starter d’eccezione Luciano Armani, ex prof degli anni ’70, coadiuvato dai suoi ex colleghi Emilio Casilini e Claudio Torelli, che poi hanno visto sfrecciare ancora i corridori per le vie del paese per un traguardo volante (posto davanti all’Hotel delle Rose) dopo un giro del classico circuito de “La Fratta”, durante il quale e’ nata subito la fuga decisiva che, per la cronaca, è arrivata fino a Lonato del Garda dove ha vinto Mirko Trosino del Team Hoppla’, davanti al suo compagno di squadra Siarhei Papok e Mirko Tedeschi della Petroli Firenze, mentre il gruppo ha chiuso staccato, con la classifica generale rimasta invariata, prima della rivoluzione che ci sara’ domani sul Passo Gavia.