Ventiseiesimo appuntamento della stagione 2023/2024 con la rinnovata rubrica di Sportparma.com riservata esclusivamente al calcio di Parma e provincia.
TOP5 è l’appuntamento del lunedì per riassumere le grandi imprese e i risultati migliori delle squadre parmensi impegnate nei campionati di Eccellenza, Promozione e Prima Categoria.
Una classifica virtuale per esaltare vittorie, gol e parate del weekend calcistico e per ripercorrere i principali avvenimenti della giornata.
Da questa stagione, TOP5 è a cura di Leonardo Gabelli.
TOP 5
PALANZANO: UOMINI FORTI, DESTINI FORTI
Al termine di un mini-ciclo di fuoco, in attesa del recupero del 30 marzo contro il Terme Monticelli, il Palanzano è ancora primo. L’ultima sconfitta per i valcedresi risale alla 12ª giornata (contro il Basilicastello). Nei 105 giorni successivi, 11 partite senza perdere (6 vittorie e 5 pareggi), comprese le ultime 5 in cui il Palanzano ha dovuto affrontare ben 4 delle prime 7 in classifica (battute Casalese, Team Traversetolo e Sorbolo, oltre al 4-4 contro il Solignano). Dopo già aver interrotto la marcia di una Casalese che sembrava inarrestabile alla 19ª giornata, stavolta tocca al Sorbolo cedere il passo all’avanzata di Guatteri e compagni. Reduci da 6 vittorie in altrettante sfide, sul campo neutro sintetico del “Ballotta” di Fidenza, i sorbolesi formalmente padroni di casa hanno dovuto arrendersi al gol che Matteo Fontanesi ha segnato intorno alla mezz’ora della ripresa. Contravvenendo al mirabolante 5-5 dell’andata – segnata anch’essa dai capricci del meteo – stavolta basta il gol del centrocampista classe ‘96, secondo in campionato dopo quello che all’andata risolse il big match (vittoria per 2-1) contro il Terme Monticelli; come allora anche in questa bizzosa domenica la vittoria arriva di misura, ma si sa che «basta mettere il musetto davanti, non di 100 metri. Foto, corto muso, chi perde di corto muso è secondo, chi vince così è primo». Vanno aggiornate le statistiche dei biancoblù: in campionato 9ª vittoria su 12 con un solo gol di scarto, nonché 12ª partita in cui il Palanzano mantiene la porta inviolata (3ª consecutiva, seconda striscia più lunga dopo i 6 clean-sheet alle prime 6 giornate). Stavolta, però, serve l’intervento prodigioso di Tommaso Iselle. Il 19enne portiere, che aveva cominciato la stagione in maglia Colorno, per la 3ª volta in 5 presenze, chiude la saracinesca, stavolta addirittura impedendo a Margini del Sorbolo di segnare dal dischetto: si era ancora sullo 0-0 e la sua parata dal dischetto a inizio ripresa si rivelerà decisiva.
Troppo presto per cantare vittoria, ancor più considerando che al Palanzano mancano ancora da affrontare la 2ª e la 3ª della graduatoria (Terme Monticelli e Langhiranese), ma di certo il destino dei biancoblu è nelle loro mani, mentre sembra già risuonare un’eco per la Val Cedra: «Uomini forti, destini forti».
“LA FINE DELLA TRAGEDIA” A COLORNO… GRAZIE A DELPORTO E CARRASCO
Passata è la tempesta a Colorno. Dopo qualche perturbazione di troppo, che aveva portato i rivieraschi al limitare della zona playout, ora invece Galli e i suoi possono auspicare con fiducia a prendersi il quinto posto d’onore: sono infatti 9 le partite a punti nelle ultime 10 (3 pareggi e 6 vittorie, le ultime 3 di fila), a dispetto di un 2024 che si era aperto sotto gli auspici peggiori (ko con la Bagnolese, fanalino di coda). Ma – diceva Leopardi – il piacer è figlio d’affanno: serviva qualche tribolazione, forse, perché i gialloverdi tornassero. Ecco dunque il sol che ritorna, che sorride per li poggi e le ville: i cocchieri del Sole non possono che essere Delporto e Carrasco. Delpo è il più apollineo degli aurighi: come Apollo ogni giorno puntuale guidava il Sole in cielo, così il bomber puntualmente e con ragione dà ordine e compimento alla manovra colornese. Dopo qualche giornata in preda al caos, Delporto ha rimesso le cose in ordine a suon di gol. La tripletta contro il Salso non è che l’ultima esibizione di un periodo di 6 giornate con 9 reti segnate, con due doppiette (rifilate a La Pieve Nonantola e Virtus Castelfranco) oltre all’hat-trick dell’1-5 che ha mandato ko il Salso; si aggiungono a queste le altre doppie marcature contro Fidentina (alla 3ª giornata) e Agazzanese (alla 17ª) per 18 gol complessivi in campionato (-4 dal record personale in una singola stagione). Dall’altro lato, Luis Angel Carrasco incarna lo spirito dionisiaco: una danza quasi compulsiva, impulso vitale e creativo, un calcio smanioso che nelle ultime giornate ha trovato anche compiutezza. Al “Francani” la prima doppietta in maglia gialloverde suggella un ciclo di 5 partite con 4 gol segnati, oltre agli assist (3 nelle ultime 2, tutti convertiti in rete da Delporto); salgono così a 8 le reti stagionali di Carrasco (1 in coppa), grazie alle quali il Colorno non ha mai perso: 4 vittorie e 3 pareggi.
D’altro canto la natura pene sparge a larga mano: ne sa qualcosa il Salso, cui non può bastare l’ennesima rete di un Mattia Fanti in forma smagliante per consolarsi.
FAGIOLI SEMINA, IL CERVO RACCOGLIE: BATTUTO IL NOCETO
Come per istinto naturale, ai primi, timidi, spiragli di Sole, Il Cervo punta il naso fuori dalla foresta. Dopo la brutta, e pericolosa, doppia sconfitta contro Gotico Garibaldina e Real Sala Baganza nell’infrasettimanale, nel secondo derby fratricida di fila arrivano 3 punti contro i concorrenti del Noceto. Ad accomunare le squadre nelle ultime posizioni è certamente la discontinuità. Tanto di risultati, quanto di prestazioni, almeno stando ai tabellini. Dei 12 marcatori diversi de Il Cervo, prima della partita contro il Noceto, i migliori realizzatori erano 4 giocatori, tutti a 3 marcature (Boselli, Aurely, Benedini, Fagioli). Il primo a raggiungerle era stato il giovane Davide Fagioli, nel suo meraviglioso exploit di inizio campionato (tutte e tre le reti segnate tra la 3ª e la 5ª giornata), da lì in poi nessun gol a referto. Fino a ieri, quando il 20enne centrocampista ha sbloccato il match per i padroni di casa. Per gli appassionati di Fantacalcio, Davide ha regalato un altro bonus: suo l’assist per il 2-0 definitivo di Benedini (all’80’, il minuto intorno al quale i collecchiesi segnano più spesso, essendo 4 fin qui i gol giunti tra il 76’ e l’85’). Dunque +4 garantito per Fagioli, che ha rialzato i giri del motore proprio nel momento clou per l’assalto al treno della salvezza. Guardando ai numeri di Diego Benedini, si può fare un discorso quasi parallelo: esclusa la doppietta nella prima partita ufficiale della stagione (il primo turno di Coppa contro la Futura Fornovo Medesano), il gol numero 1 in campionato è arrivato a Bobbio addirittura alla 16ª, cui ne seguirono altri due alla 18ª e alla 19ª (con Campagnola e Boretto). Il ritorno all’esultanza dell’attaccante principe non può che essere un’altra buona notizia per il team collecchiese. Il Cervo tendenzialmente è una creatura mansueta, tranne a primavera, quando durante la stagione degli amori c’è in palio il premio più importante. Allora comincia a bramire sonoramente e non esita a esibire le sue abilità in combattimento, lottando fin quando il rivale non cade sconfitto. Bisogna fare attenzione.
TERRE SEMPRE PIÙ ALTE PER IL BERCETO: 5° RISULTATO UTILE
È un Terre Alte Berceto tirato a lucido quello dell’ultimo periodo, in particolare quello dell’ultimo mese. Dal 10 febbraio Davide Bacchini ha condotto i suoi solamente a vittorie e pareggi. Dopo due comprensibili gare di rodaggio (sconfitte comunque nell’ordine delle cose, contro le big Palanzano e Solignano), a partire dalla vittoria alla 19ª contro la Juventus Club, gli arancioneroverdi hanno conquistato 11 punti in 5 partite. Due pareggi hanno seguito la vittoria in questione, peraltro di grande prestigio essendo arrivati con Monticelli e Team Traversetolo; poi altre due vittorie, entrambe mantenendo la porta inviolata, contro il Marzolara nel turno infrasettimanale e Boca Barco questa domenica, caduto “per piede” di Nicola Dametti, di nuovo in gol dopo la 27ª giornata della scorsa stagione (nella sconfitta casalinga per 3-2 contro la Casalese). In questa serie positiva sono 6 i gol segnati (1,2 a partita) e 2 soli subiti (0,4 a match), in netta controtendenza rispetto al resto del campionato in cui Cavazzini e compagni producevano meno di un gol ogni 90’ (0,83), subendone invece il doppio (1,67). Bacchini ha dunque scelto la via della solidità per provare a raggiungere una salvezza che, fino a qualche giornata fa, sembrava inverosimile; ora, invece i reggiani del Boca Barco (11° posto che vuol dire salvezza) distano solo 2 punti. Nel mezzo una Juventus Club a 24 che deve ancora giocare il suo 23° turno, anch’essa con più che legittime ambizioni di salvezza. La cima è ancora lontana, per il Terre Alte e tutte le altre concorrenti.
NUOVI GOL REGALANO IL TRIONFO AL MARZOLARA
Sebbene appartengano alla stessa valle, i venti che spirano a Berceto e Borgo Val di Taro sono diversi. Detto dei primi, in ascesa, calano invece in ottica salvezza le quotazioni della Valtarese, superata proprio dai cugini di un solo punto e dunque terz’ultima. La “colpa” è tutta del Marzolara. La sospensione per maltempo della 22ª giornata aveva interrotto una striscia positiva di 4 incontri, alla ripresa del campionato il Terre Alte ne aveva approfittato battendo i bincoblù. Gli “Estasi-boys” si sono però ripresi in fretta, infliggendo un netto 4-0 alla malcapitata Valtarese. Dopo il primo quarto d’ora Nicolas Venturini sblocca, seguito in chiusura da Alberto Vascelli: per entrambi si tratta del 1° gol stagionale, giunto sia per l’uno che per l’altro alla 22ª presenza in campionato. Seguirà il battesimo del gol anche di Andrea Cugini, difensore classe 2002, in apertura di ripresa. Infine, Simone Comani marchia a fuoco la partita con l’8ª rete in campionato – miglior marcatore della squadra – siglando il 4-0 su rigore in una partita senza storia. Vittoria di più larga misura in stagione per il Marzolara, che così consolida la sua posizione di centro classifica, ove a 32 punti le appare lontana la soglia playoff dei 40 del Sorbolo, così come sotto distano di altrettante lunghezze i 24 della Juventus Club, al momento agli spareggi salvezza.
DOMENICA BAGNATA, DOMENICA FORTUNATA… MA NON STAVOLTA
Chi legge – e chi scrive – sicuramente conserva ancora i ricordi di quando, da bambino, si andava ad allenamento o si giocava sotto la pioggia. I pochi campi sintetici non bastavano per soddisfare le esigenze di tutte le società, per cui era consuetudine giocare su campi che di erba non se ne vedeva manco l’ombra, se non addirittura nei (dis)graziati sabbioni. Alla fine, era contento solo chi giocava, perché, per il puro piacere del calcio, si apprezzava anche il fango, rigorosamente coi pantaloncini corti. Poi, succede qualcosa: succede che ti danno fastidio i piedi bagnati se ti sei scordato di portarti il secondo paio di calzini (spacciati per impermeabili); che, se ti prendi una storta, alla fine scopri di esserti distratto il legamento tibio-fibulare; che, se stare a casa da scuola era un piacere, perché te ne potevi stare a letto, ora invece sai che startene a letto – in attesa che la febbre a 37.4°C ti condanni a sonno eterno – non ti paga le bollette; e poi che roba l’odore del borsone con i panni infangati e bagnati, e la lavatrice, quella te la devi fare tu… Insomma, succede che invecchi; diventi noioso. Ma lo spirito con cui alla domenica te ne vai al campo, indefesso, nonostante quelle che cadono dal cielo non siano gocce ma proiettili, rimane sempre quello. Ovvio, il fatto che non presentarsi comporti la sconfitta a tavolino probabilmente incide, tuttavia in realtà al campo ci andremmo comunque.
Così i più grandi onori di giornata vanno fatti a tutte le squadre che, pur presentandosi al campo, non hanno potuto giocare per le condizioni dei campi: Fidenza (che avrebbe dovuto sfidare il Vigolo Marchese nel big match tra 1a e 2a), Zibello Polesine, Soragna (60 e rotti km per sfidare il Riverniviano), San Secondo (che “perde” per soli 5 km: sono infatti circa 55 quelli che lo separano da Vigolzone, dove avrebbero giocato). Più clemente il destino con Basilicastello e Mercury, che si sarebbero sfidate a Basilicanova, o Terme Monticelli e Juventus Club (a Monticelli), accettabile la trasferta a vuoto della Langhiranese, a Cavriago contro il Celtic. In Promozione è saltata la partita a Felino, tra i parmensi padroni di casa e l’Alsenese; così anche quella tra Boretto e Futura Fornovo Medesano, ospite.
Scampagnata nel paese di Peppone e Don Camillo, invece, per la Fidentina, giunta invano a Brescello: profondo sospiro di sollievo per il 34enne Daniele Rieti (reduce da un infortunio al menisco), risparmiato dal tour de force di 3 partite consecutive appena dopo il recupero, altrimenti probabile partente contro la Piccardo, viste le numerose defezioni in difesa.
Un plauso dunque a loro, per aver onorato l’incanto di chi, come noi, torna bambino ogni volta in cui vede un pallone infangato.