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Borgo San Donnino, un passo falso che può costare caro

Borgo San Donnino, un passo falso che può costare caro

L’impresa del piccolo e pericolante Basilicastello, che domenica scorsa ha imposto al Borgo San Donnino il primo ko stagionale tra le mura amiche del “Ballotta”, ha rovinato i piani dei biancoblù di Fidenza. Capitan Spanu e compagni non solo hanno dovuto registrare un’inaspettata sconfitta ma sono stati sorpassati, a 270′ al termine della regular season, dalla Castellana Fontana che, grazie all’ottava vittoria nelle ultime nove partite, è riuscita a balzare al comando e a portarsi a +2. Considerando anche il fatto che i piacentini sono avanti negli scontri diretti, il Borgo vede sfuggirsi di mano la concreta opportunità di laurearsi campione e di accedere direttamente in Eccellenza.
Nelle ultime tre gare la compagine fidentina – che si era guadagnata la vetta solitaria dopo il ventisettesimo turno – non sarà più padrona del proprio destino: per questo, dovrà assolutamente fare l’en plein nelle trasferte piacentine con Pontenurese e Bobbiese e, nel mezzo, nella sfida casalinga con la Viarolese, ma al contempo dovrà sperare in uno scivolone del team di Castel San Giovanni, che se la vedrà con Luzzara, Montecchio e Marzolara; con 7 punti gli uomini di Costa si assicurerebbero, quanto meno, un primato ex aequo che porterebbe a uno spareggio-promozione (sempre ammesso che il San Donnino non inciampi ancora).

Il presidente Magni ha investito tanto per arrivare al vertice, confermando i senatori del gruppo (bomber Montali, in primis), portando alla sua corte giocatori di grido (D’Urso, Mancini e, soprattutto, Burgazzoli) e affidando addirittura la gestione della prima squadra a tre allenatori. Bertani, Voltolini e Craviari sono stati tutti artefici di ottimi risultati che hanno contribuito a fare del San Donnino la squadra meno sconfitta del campionato (4 ko in 31 partite), la difesa meno battuta (22 gol subiti), la miglior difesa interna del torneo (appena 6 gol incassati nei 16 match casalinghi) e uno degli attacchi più prolifico (il quinto, con 47 reti all’attivo).
Dopo la rivoluzione di fine ottobre, costata il posto a Bertani e al resto dello staff, l’arrivo Voltolini aveva persino migliorato la buona media punti (1,62) ottenuta del predecessore: infatti, nelle 13 gare gestite dall’ex tecnico di Salso e Colorno, i punti conquistati sono stati ben 27 (per una media di 2 a partita). Poi un nuovo esonero, arrivato come un fulmine a ciel sereno; ma la squadra non ha risentito dell’ennesimo cambio e le cose, ancora una volta, sono andate migliorando, con Craviari (promosso dagli Allievi) che in 10 incontri ha conquistato 23 punti (2,3 di media). Eppure, il Borgo rischia di concludere una stagione da protagonista con grande amarezza e con un bel paradosso da risolvere.
Nulla è ancora perduto: i colpi di scena, in vetta alla classifica, in quest’annata non sono mancati. Ma lo spettro dei playoff (in cui ci saranno concorrenti agguerrite come Bibbiano, Fidentina e, forse, Brescello) è dietro l’angolo.

 

(In copertina, il rigore sbagliato da D’Urso contro il Basilicastello – Foto dal sito internet del Borgo San Donnino)

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