Nella giornata di ieri sono stati cancellati i nomi di due prestigiose società del panorama sportivo cittadino: il tribunale di Parma, infatti, ha dichiarato il fallimento per il Rugby Parma F.C. 1931 srl (società già in liquidazione volontaria a partire dal dicembre del 2011) e per i Crociati Noceto Srl. A presentare l’istanza di default, in entrambi casi, è stata la Tep, che lamentava ampie insolvenze.
Il Rugby Parma, fondato nel 1931, per anni ha rappresentato la città nell’ambito della palla ovale, portando in alto il proprio nome fino a toccare i massimi livelli: è stato campione d’Italia nel 1950, nel 1955 e nel 1957 e nei decenni successivi ha sempre militato in serie A. Inoltre, ha vinto tre Coppe Italia (la più recente nella stagione 2008/2009) e una Supercoppa. Dal 2010/2011 ha proseguito l’attività nel settore giovanile sotto una nuova compagine societaria in veste di cooperativa guidata dal presidente Bernardo Borri, capo del cda anche della precedente srl.
Il debito accumulato nei confronti della creditrice Tep da parte del Rugby Parma – che aveva un’esposizione con l’erario di 234mila euro – ammontava a oltre 111 mila euro; la società rugbistica, dunque, è stata quindi dichiarata fallita ed è stato nominato curatore del procedimento il commercialista Marco Pedretti. L’udienza per l’esame dello stato passivo è stata fissata il 18 gennaio 2017.
Capolinea anche per i Crociati Noceto, società nata dieci anni fa (dopo la cessazione dell’attività da parte dell’AC Noceto e il cambio di denominazione degli ex Crociati Parma), che nelle passate
stagioni era riuscita ad ottenere la vittoria del campionato di Serie D (2008/2009) e il conseguente approdo nel mondo del calcio professionistico, in Lega Pro Seconda Divisione (l’ex Serie C2), che era riuscita a mantenere grazie a due salvezze consecutive, fino alla rinuncia finale nell’estate 2011. In seguito alla retrocessione dall’Eccellenza nell’estate 2015, il presidente Angelo Buzzi non era riuscito a iscrivere il club in Promozione e aveva deciso di ripartire dalla Terza Categoria, l’ultimo gradino del calcio dilettantistico italiano. Domenica, data d’inizio delle serie inferiori dei campionati inferiori di calcio, i gialloblù-crociati, dunque, non saranno presenti in campo nella gara d’esordio che avrebbero dovuto giocare contro le Terre Alte Berceto.
I Crociati contano, ad oggi, un debito di oltre 44 mila euro con Tep, anch’esso risalente nel tempo. Da capogiro la cifra dovuta a Equitalia: ben oltre 321mila euro. Per questa procedura è stato nominato come curatore Diego Pavone ed è stata fissata il 18 gennaio l’udienza dei creditori. Il giudice delegato di entrambi i fallimenti è il presidente della sezione fallimentare Pietro Rogato. Lorenzo Fava
(Nella foto di copertina il museo del Rugby Parma F.C.)