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Calcio Dilettanti

Il sintetico di Colorno, un'eccellenza del parmense. Intervista a Stefano Chiesa

Il sintetico di Colorno, un'eccellenza del parmense. Intervista a Stefano Chiesa

Le numerose gare rinviate a causa del maltempo hanno sollevato la questione dei campi in erba sintetica, gli unici su cui si sono disputate le gare dell'ultimo turno dei campionati dilettantistici. Tra le società  all'avanguardia …

… in questo settore, spicca il Colorno, con Stefano Chiesa, responsabile del settore giovanile gialloverde, che in un’intervista a Sportparma.com ha parlato delle scelte societarie che hanno portato a questo grande investimento per la squadra e per il territorio.

Il Colorno è l’unica squadra del campionato di Eccellenza ad avere in dotazione un campo in erba sintetica. Come mai questa scelta?
“Si tratta di una scelta in controtendenza. Abbiamo puntato tanto sul settore giovanile, che è un’eccellenza in provincia, e avevamo bisogno di un campo che desse la continuità necessaria per poterci allenare in maniera adeguata e sopratutto per garantire la continuità anche in questo periodo dell’anno”.

Quali sono i costi per un campo in erba sintetica? E’ un investimento sostenibile per una società dilettantistica?
“Sono costi difficilmente sostenibili perchè richiedono un investimento importante. Il campo è all’avanguardia, e con tutte le infrastrutture, tra cui tribune, recinzioni e vialetti, è costato 600.000 euro. Poche società possono o vogliono permettersi un investimento del genere. Inoltre si tratta di un investimento non solo per il Colorno ma anche per il territorio, essendo parte del patrimonio del comune oltre ad essere a disposizione delle scuole”.

Spesso i campi in erba sintetica suscitano tante lamentele, tra cui il diverso rimbalzo del pallone, l’erba che può dare fastidio, come dimostrano anche il Manuzzi di Cesena, il Piola di Novara e il Luzniki di Mosca. La squadra come si trova su questa tipologia di campo?
“La squadra si trova bene. E’ di ultima generazione e sembra di giocare sull’erba naturale. Con questo tempo è come giocare su un campo normale appesantito. Per noi è promosso, non abbiamo riscontrato problemi e siamo molto soddisfatti”.

L’ultimo turno di campionato è stato contraddistinto da numerosi rinvii per il maltempo, e le uniche partite disputate sono state giocate su campi in erba sintetica. Può essere questa la soluzione o, come si diceva ieri alla Domenica Lunatica, sarebbe meglio avere una pausa invernale?

“Sono per la pausa invernale. In un momento di crisi come questo è difficile pensare al campo in erba sintetica. Sono dei costi esagerati per le società. In questo periodo conviene fermarsi e riprendere più avanti con un clima migliore”.

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