È morto José Maria La Cagnina, ex attaccante dei Crociati Noceto un quindicennio fa. Una triste notizia rimbalzata, in queste ore, anche dalle nostre parti.

A non ancora 51 anni (li avrebbe compiuti il prossimo 20 giugno), si è spento nella giornata di oggi divorato da una brutta malattia che da tempo lo aveva colpito.
Dopo una lunga carriera nei professionisti – Inter, Pavia, Cremonese, Lecco, fra le altre – il comasco La Cagnina aveva legato il suo cognome anche al mondo del calcio parmense, a partire dal dicembre 2008 quando, all’epoca 35enne, fu acquistato dal ds dei Crociati Noceto, Mauro Sani, come uomo d’esperienza. Un innesto che potesse fare da chioccia ai giovani della squadra militante in Serie D: due di queste promesse maturate negli anni al suo fianco, a centrocampo, erano i centrocampisti Michele Castagnetti e Luca Mora. Era solito indossare la maglia numero 11, ma negli anni aveva arretrato il proprio raggio d’azione, fungendo da mezz’ala e all’occorrenza da trequartista dietro una o due punte. Senza, tuttavia, far mancare la classe e la tecnica che da sempre lo avevano contraddistinto.

Nella sua esperienza nocetana durata due stagioni e mezzo (20 gol in 63 partite in tutto), La Cagnina era stato, di fatto, una sorta di allenatore in campo, una preziosa “ombra” dell’allora mister Torresani: insieme centrarono nella primavera 2009 la storica promozione in Lega Pro Seconda Divisione, in cui i Crociati Noceto riuscirono a conquistare due tranquille salvezze consecutive, prima di cedere i diritti nel 2011/12 e chiudere i battenti qualche anno dopo. Ma, lì, l’esperienza di La Cagnina con la seconda squadra professionistica della provincia di Parma si era già conclusa. Così come la sua corsa, nel mezzo del cammin di una vita interrotta troppo presto.