Il presidente del Comitato Regionale dell’Emilia Romagna della FIGC, Paolo Braiati, si sbilancia in merito ai due prossimi decisivi appuntamenti che riguarderanno il calcio italiano, il Consiglio federale di mercoledì e il Consiglio della Lega Nazionale Dilettanti previsto venerdì. Dal primo dovrebbe arrivare la chiusura anticipata della stagione 2019/2020 (dalla Serie alla Terza Categoria), dal secondo potrebbero emergere indicazioni sulla gestione dei verdetti (possibile promozione diretta per le prime classificate e blocco totale delle retrocessioni).

«Dal Consiglio Federale arriverà lo stop per i dilettanti – ha detto Braiati in un’intervista a Il Resto del Carlino – non ci sono proprio le condizioni per tornare a giocare, abbiamo letto il protocollo dei professionisti e non posiamo applicarne nemmeno un decimo». Il pensiero va subito alla programmazione di una nuova stagione sportiva («Noi siamo già concentrati sulla prossima stagione, che comincerà più tardi»), anche se una data certa per la ripartenza tarderà ad arrivare a breve. A partire dalla ripartenza che slitterebbe, dunque, a dopo settembre, la stagione 2020/2021 del calcio dilettanti pare possa assumere un nuovo format. La ricetta potrebbe essere più gironi, ma con meno squadre e, quindi, campionati di minor durata. «L’idea è questa – conferma Braiati – per far fare meno chilometri, anche tenendo in conto la possibilità di doverci fermare ancora per qualche settimana. Su questo ogni comitato regionale avrà libertà. Il 2020-21 sarà un campionato di transizione per rimetterlo in sesto l’anno dopo».