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Calcio Dilettanti

Eccellenza: Guerreschi, Montanini e Melotti, i tre mister tra la sosta forzata e il futuro

Eccellenza: Guerreschi, Montanini e Melotti, i tre mister tra la sosta forzata e il futuro

E' arrivata un po' in ritardo rispetto alle passate stagioni, ma dall'inizio di febbraio la neve scende copiosa come non mai e ha fermato il calcio, in particolare quello dilettantistico. Da due settimane le squadre sono ferme, e SportParma ha contattato i primi tre tecnici parmensi classificati in Eccellenza per fare il punto della situazione.

Wainer Guerreschi, mister del Colorno capolista a 43 punti, Francesco Montanini, allenatore della Fidentina terza a 36 e Sandro Melotti, tecnico del Pallavicino quarto a 35 hanno parlato, in una sorta di “intervista tripla”, del lavoro svolto dalle loro squadre in questo stop forzato e fatto il punto sul campionato dopo 20 turni giocati, in attesa di riprendere con il calcio giocato.

Come stanno lavorando le squadre tra freddo e forti nevicate?

Guerreschi (Colorno): “A Colorno abbiamo la fortuna di avere un centro sportivo di alto livello e un manto in erba sintetica che ci ha permesso di lavorare sul campo. Solitamente ci si allena alle 19-19,30, ma quando possiamo ,specie nel week end, ci troviamo nel primo pomeriggio. Più raramente abbiamo lavorato in palestra, ma a men non piace: preferisco la neve. Nel 1985 allenavo proprio a Colorno e ne scese tanta, ma non cifermammo: e vincemmo il campionato. Ora c’è meno voglia di lavorare, è cambiata la mentalità, ma questi problemi ci osno sempre stati”.

Montanini (Fidentina): “Ci stiamo alternando tra campo in erba sintetica e palestra. Quando è disponibile il sintetico del Ballotta lavoriamo lì, altrimenti ci siamo diretti in palestra a Salso o qui vicino. Ci è capitato anche di allenarci in modo amatoriale, correndo in mezzo alla neve. Inn qualche modo dobbiamo pure allenarci”.

Melotti (Pallavicino): “Purtroppo a Busseto non abbiamo il campo in erba sintetica, ma siamo riusciti comunque a lavorare sul campo, rendendolo agibile il più possibile. Con la neve, è chiaro, non è possibile lavorare al meglio, ma se possibile si cerca di stare all’aperto. Altrimenti palestra”.

Quali saranno le incognite alla ripresa? Questa sosta darà dei problemi?

Guerreschi: “Noi arriviamo da due belle vittorie con Rolo e Traversetolo ed eravamo in forma, quindi è chiaro che non ci saremmo voluti fermare, ma vedo che la squadra si sta allenando bene, non sta risentendo. chiaro che poi dopo una sosta ci sono sempre le sorprese, ma noi abbiamo sorpreso fin dall’inizio”.

Montanini: “Ci siamo già passati anche negli anni scorsi. Chi dispone di strutture importanti è chiaramente favorito. Certo, fermarsi ha anche dei vantaggi: noi per esempio avevamo alcuni infortunati, tipo il portiere Fornari, e abbiamo potuto recuperarli. Ma è così anche per altre squadre”.

Melotti: “Non saprei, anche perché pure il turno del 19 mi pare a forte rischio. Credo che però sia soprattutto una questione mentale, di testa. Noi per esempio avevamo chiuso bene il 2011 ma abbiamo iniziato il 2012 malissimo e ci auguriamo che questa sosta ci permetta di ricompattarci. E ripartire forte”.

Dicembre e gennaio sono passati benone, ma ora è arrivata la neve e il Crer ha dovuto fermato tutto il calcio: è stato giusto?

Guerreschi: “Ogni anno ha la sua storia, ma il problema si pone sempre. Una pausa lunga va fatta, ma si deve valutare il tempo. Per esempio quest’anno visto il bel tempo è stata inutile la sosta tra dicembre e gennaio: per l’Epifania c’era bel tempo e si sarebbe potuto giocare su tutti i campi alla grande”.

Montanini: “Decidere di sospendere tutto, e non favorire per esempio le squadre che dispongono di campi in erba sintetica facendole giocare è stato saggio. Più giusto fermare tutto, per non favorire nessuno. Quest’anno la federazione ha fatto le scelte giuste”.

Melotti: “E’ il solito discorso che si fa ogni anno. Non si può prevedere il tampo, e si fa come si può. Non ha colpa nessuno. Quest’anno la prima metà dell’inverno è andata avanti senza problemi, poi ecco la neve. Noi non possiamo che adeguarci”.

Passiamo al campionato: chi è la favorita? Quali le sorprese e quali le delusioni?

Guerreschi: “La squadra che mi ha impressionato di più tra quelle cha abbiamo afforntato è il Formigine, squadra forte che ti può punire in qualsiasi momento. Contro di loro il Colorno fece una grande gara: finì 0-0 ma poteva finire anche 4-4. Tra le sorprese metto la Fidentina, che ha ottimi giocatori, è ben allenata e non ha paura dell’Eccellenza. Tra le delusioni in parte il Pallavicino, che ha rallentato, ma soprattutto i Crociati, dove molti giocatori non si sono calati nella categoria, cosa mai semplice per chi viene dalla Serie C. Anche il Salso potrebbe avere più punti, al di là degli infortuni occorsi a tanti giocatori”.

Montanini: “Dico Colorno, la più forte, la più quadrata, quella con la mentalità più vincente. E’ un gruppo unito, con il giusto mix tra giovani e più esperti. Tra le sorprese ci possiamo essere anche noi, tra le altre dico il Real Panaro, che incontrammo l’anno scorso in coppa e non pensavo facesse così bene, ottenendo anche risultati importanti. Delusioni? Il Castellarano è partito male ma si è ripreso e rientrerà nella lotta per il secondo posto, mentre la Correggese è indietro, nonostante giocatori improtanti e una società forte”.

Melotti: “Il Colorno sta facendo davvero bene, sta mantenendo ritmi altissimi, sta facendo numeri importanti ed è davvero una squadra tosta. E’ anche una sorpresa, visto che in pochi pensavano andasse così forte. Bene anche la Fidentina, una neopromossa subito protagonista, anche se con giocatori di valore e una coppia di attacco che fa male. Il Rolo è partito fortissimo, poi è tornato nella sua dimensione. Noi parzialmente abbiamo deluso, come i Crociati che contavano su una rosa molto competitiva, ma sono lontani dalle prime”.

E della sua squadra che dice?

Guerreschi: “Non possiamo che essere orgogliosi del lavoro che stiamo facendo. Ho sempre creduto nelle qualità di questa squadra, che pure in estate non era accreditata tra le favorite, anzi, alcuni ci mettevano addirittura in posizioni medio-basse della griglia di partenza. Abbiamo cambiato poco, c’è un gruppo unito e c’è entusiasmo”.

Montanini: “La cosa che mi è più piaciuta della mia squadra è che si è saputa rialzare in momenti difficili, come all’andata quando ne abbiamo perse tre di fila e poi abbiamo battuto un Crevalcore più forte di quello attuale. Non è semplice, considerando anche gli infortuni che ci hanno tolto giocaotri chiave. Ora siamo terzi, e cercheremo di restare tra le prime il più possibile”.

Melotti: “Siamo lontani, ma la matematica ancora non ci condannna, quindi abbiamo l’obbligo di crederci e provarci. Purtroppo abbiamo peccato di discontinuità, alternando gare positive ad altre negative. Va anche ricordato che abbiamo anche perso un giocatore come Rastelli, che ha fatto altre scelte e non è facile sostituire giocatori così”.

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