Sambucci è tra i veterani nonostante i 24 anni da compiere: "Siamo carichi". Venerdì sera si giocherà al Nino Cavalli, sabato sera a Reggio Emilia, in entrambe le occasioni alle 20.
Ci si sta stretti su quella poltrona. C’è posto solo per due. E al momento sono in tre: San Marino, Parma e Nettuno. L’ordine non è casuale. Se si mantenesse questa situazione anche dopo l’ultimo turno di regular season sarebbe Nettuno a rimanere fuori con Parma al quarto posto. A Munoz è stata affidata una squadra che ha mantenuto uno zoccolo duro, di atleti ben al di sotto dei 30 anni, che gioca sì insieme da cinque stagioni ma che in alcuni manca ancora un po’ d’esperienza, che ha perso alcuni elementi importanti e con altri, segnatamente sul monte di gara2, alla prima esperienza in Ibl. Uno di quelli dello zoccolo duro è Alex Sambucci, 24 anni tra poco più di un mese, a Parma dal 2009. Parma ha mancato i playoff con roster sulla carta più accreditati di quello di quest’anno: chi avrebbe immaginato di arrivare a questo punto della stagione e leggere una classifica con i ducali appaiati alla corazzata San Marino a giocarsi i playoff? Sicuramente Sambucci e soci. «Sì, noi sapevamo che gruppo avevamo. Siamo un gruppo giovane ma con qualità. I più giovani hanno fatto più fatica all’inizio ma un po’ anche noi veterani perché il meteo non ci ha aiutati e poi le partite difficili tutte concentrate all’inizio. Poi abbiamo carburato, giocato un buon baseball e adesso siamo lì … Molti dicevano che saremmo arrivati intorno al settimo posto, dietro Reggio Emilia …». Era una squadra che aveva comunque bisogno di tempo e lo ha sfruttato bene. Munoz, a un certo punto, voleva 7 vittorie in 8 partite: la striscia vincente è arrivata a 10; disse che era fiducioso di vincere a Nettuno nonostante la loro serie aperta di 12 vittorie ed è arrivata la doppietta. «Questa è la fiducia che ci dà il nostro manager. Pepita è un gran giocatore e lo sta dimostrando anche in panchina perché pur se ora è manager è come se fosse in squadra con noi. Poi ci aiuta perché Pepita è Pepita. Anche la straordinaria stagione di Sanchez ci ha dato tranquillità». A proposito di tranquillità e pressione, se qualcuno pensava che ora quest’ultima stesse salendo …: «C’era più pressione all’inizio. Venivamo da un anno così così e ci sono stati diversi cambiamenti: soprattutto in casa facevamo un po’ fatica. Ora giochiamo per divertirci». Ma si avvicina un fine settimana da vivere intensamente e pericolosamente. «All’andata ne abbiamo persa una col Reggio perché abbiamo giocato forse la nostra peggior partita, senza nulla togliere ai loro meriti. Ora siamo carichi perché sappiamo che se vinciamo due partite siamo ai playoff. Tranquilli e pensiamo a una partita alla volta. Dovremo essere bravi a giocare mettendo pressione all’avversario come abbiamo fatto molte volte in questa stagione e a saper, così, cogliere le occasioni». Per cui venerdì … «Venerdì cenetta qui con un bel panino guardando la partita». Il pubblico è avvisato.