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Sara Fantini lancio del martello e Ayomide Folorunso 400hs dopo la finale dei Mondiali di atletica a Budapest 2023

Atletica

Budapest 2023: le parmensi Fantini e Folorunso seste al mondo

Foto: Colombo/FIDAL

Budapest 2023: le parmensi Fantini e Folorunso seste al mondo

È il 6 il numero nel destino di Sara Fantini e Ayomide Folorunso, le due atlete parmensi in finale, ieri sera, ai Campionati Mondiali di atletica leggera.

Nella serata n. 6 del competizione intercontinentale, in corso a Budapest, le due azzurre provenienti da Fidenza si piazzano entrambe al sesto posto delle rispettive specialità.
Dopo il record italiano della semifinale (53.89) Folorunso centra la sesta piazza nella finale dei 400 ostacoli con 54.19, recuperando due posizioni nel rettilineo conclusivo: è il miglior piazzamento di sempre per un’azzurra ai Mondiali in questa specialità, dominata in Ungheria dalla fenomenale olandese Femke Bol, medaglia d’oro con un fantastico 51.70. Sesta anche la martellista Fantini che si conferma tra le top mondiali dopo il quarto posto dello scorso anno in Oregon: oggi firma il primato stagionale di 73,85, nella gara vinta dalla canadese Camryn Rogers (77,22).

400HS – Sesta al mondo. Conquista un piazzamento significativo Ayomide Folorunso nella finale dei 400 ostacoli, con il tempo di 54.19 che sarebbe stato record italiano prima di un paio di giorni fa quando è scesa a 53.89 in semifinale. Ma l’azzurra conferma di essersi presentata al top della condizione a Budapest con un’ultima parte di gara in piena spinta dalla seconda corsia, sorpassando le giamaicane Russell (54.28) e Knight (55.20), e nonostante un’incertezza della parmigiana tra la quinta e la sesta barriera. Lo show di Femke Bol infiamma lo stadio: 51.70 per la star olandese, al suo primo titolo mondiale vinto per distacco sulla statunitense Shamier Little (52.80) e sulla giamaicana Rushell Clayton (52.81).

MARTELLO – È di nuovo tra le migliori Sara Fantini. La martellista coglie il sesto posto nella finale iridata di Budapest, un anno dopo essere stata quarta a Eugene, e con un altro primato stagionale: 73,85 al secondo lancio, incrementando di oltre mezzo metro il 73,28 della qualificazione di ieri. Al primo ingresso in pedana l’emiliana interrompe la rotazione, poi riprende da capo e lancia a 71,94 per cominciare, mentre al turno successivo con il picco della serata diventa quinta, a 33 centimetri dalla terza posizione provvisoria. La gara dell’azzurra prosegue con 69,42 e 71,79, quindi 71,82 e un nullo. Si allontana la zona-medaglie quando la statunitense DeAnna Price si porta a 75,41 per il bronzo, al quinto tentativo, mentre sono imprendibili l’oro della canadese Camryn Rogers (77,22) e l’argento di Janee Kassanovoid (Usa, 76,36). Due europee ai piedi del podio: l’azera Hanna Skydan quarta (74,18), la finlandese Silja Kosonen quinta (73,89).

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