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Rugby Colorno: la bandiera Da Lisca appende le scarpe al chiodo

Rugby Colorno: la bandiera Da Lisca appende le scarpe al chiodo

Ci sono sportivi destinati a lasciare una traccia indelebile nel cuore dei tifosi, personaggi splendidi a cui non importano le prime pagine dei giornali, quanto piuttosto il rispetto dei valori e l’amore per la maglia che indossano. Sono quelli che in gergo tecnico vengono denominati bandiere … Tanto per intenderci e far due nomi, Paolo Maldini per il Milan, Kobe Bryant per i Lakers e Richie McCaw per gli All Blacks. Sono giocatori diversi dagli altri, che non vorresti mai veder appendere le scarpette al chiodo, campioni i cui numeri talvolta oscurano quanto siano stati importanti per il mondo dello sport. Il loro valore lo si coglie appieno solo quando si ritirano, proprio nel momento in cui non solo le rispettive squadre, ma tutti noi, li eleggiamo a modelli da imitare dentro e fuori dal campo.

Anche il Rugby Colorno ha la sua bandiera, un uomo che con la definizione di “normale” ha davvero poco a che vedere. Si chiama Alessandro Da Lisca, ha quasi 43 anni e in questa stagione ha disputato la sua ultima partita da giocatore. Dall’alto delle sue 208 presenze in Biancorosso, guida la classifica all-time di categoria e detiene il record per la meta più “vecchia” nella storia del massimo campionato italiano, realizzata a 42 anni lo scorso 29 dicembre contro la Rugby Lazio. Non c’è bisogno di spulciare tra le statistiche per capire cosa questo cyborg abbia rappresentato per Colorno, lo hanno sottolineato oltre 10 anni di placcaggi, tanto sudore e una fascia al braccio che a lungo lo ha consacrato come Capitano.

“Se esistesse una Hall of Fame del Rugby Italiano, Alessandro Da Lisca ne entrerebbe a far parte di diritto”, commenta il Presidente della Rugby Colorno 1975 Mario Padovani, “non solo per doti tecniche e traguardi raggiunti, ma anche per costanza, amore per il gioco e rispetto dei compagni e degli avversari. Sia per noi che per il territorio rappresenta una colonna portante, una guida per i giovani e un punto di riferimento a cui speriamo di non dover rinunciare, campo a parte”.

“Ogni Club ha bisogno dei suoi leader”, afferma il Director of Rugby Biancorosso Nick Scott, “E non appena sono arrivato a Colorno, ho capito che Ale era uno di quelli. Tutti qui lo rispettano, non solo per quello che fa sul campo, ma anche per il suo comportamento fuori dal campo. Le prime cose che mi vengono in mente quando penso a lui, sono parole come rispetto, calma, autorità, integrità e onestà. Credo sinceramente che lui fosse il cuore pulsante del Rugby Colorno e spero che voglia continuare a rimanere parte attiva del club in tutte le sue sfaccettature. Complimenti per la tua carriera Ale, ora goditi il prossimo viaggio nel mondo del Rugby”.

“Ho avuto la fortuna sia di giocare con Alessandro che di allenarlo”, commenta l’Head Coach dell’HBS Colorno Cristian Prestera. “A lui vorrei fare non solo tanti complimenti per la splendida carriera, ma anche ringraziarlo per quello che ha lasciato in ogni gruppo di cui ha fatto parte. Ha reso tutto più semplice, conquistandosi la fascia di Capitano col rispetto per il gioco e la capacità di fare da guida per i giovani. Mi auguro e gli auguro che possa continuare a far parte del Rugby Colorno, magari rivestendo un ruolo dirigenziale. Una figura come lui, il leader silenzioso che lascia parlare i fatti, potrebbe rappresentare un punto di forza per il club e un punto di riferimento per il territorio”. (MP)

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