(Gabriele Majo da www.stadiotardini.it) – Esattamente dieci giorni fa, Giovedì 5 Marzo 2020, su queste colonne vi davamo conto della scomparsa, nel bresciano, di Danfio Bianco Bianchessi, 80 anni, ex nume tutelare del Centro Sportivo di Collecchio in epoca ghirardiana, stroncato dal Coronavirus: oggi, Domenica 15 Marzo 2020, è il turno di Bernardino Pavarini, papà di Nicola per sette stagioni portiere della squadra Crociata e attuale responsabile dell’area portieri delle Giovanili azzurre. Proprio in questa sua nuova veste, di recente, mi è capitato di incrociarlo spesso durante i miei viaggi a Coverciano e a Roma (CPO Onesti) al seguito dei calciatori delle Giovanili del Parma convocati nelle Nazionali Italiane Under 17 (il portiere della Primavera del Parma Filippo Rinaldi, ad esempio, da lui “convocato” e preparato, ha vissuto l’indimenticabile esperienza al Mondiale Brasiliano di categoria), 16, 15 dell’Italia, rinnovando ogni volta ricordi dei suoi trascorsi dalle nostre parti. Suo papà Bernardino, o semplicemente “Dino”, rispetto al “Bianco” aveva 10 anni in meno, 70, ed è mancato all’Ospedale di Brescia ove era stato ricoverato pochi giorni prima per l’aggraversi delle sue condizioni di salute dopo aver contratto la positività al Coronavirus. Non molti ricorderanno che Dino Pavarini, al di là del merito di essere il papà di Nicola, si era personalmente distinto dalle nostre parti, a Gramignazzo di Sissa, per aver vinto per almeno 12 stagioni consecutive il Campionato Italiano di Morra, il tradizionale e popolare gioco da osteria che consiste nell’indovinare la somma dei numeri che vengono mostrati con le dita dai giocatori. Ai tempi ruggenti di StadioTardini.it – l’ormai lontano 18 Giugno 2012 – ce ne eravamo occupati rilanciando un servizio pubblicato all’interno delle pagine della provincia della Gazzetta di Parma di Michele Deroma (tra l’altro il primo articolo firmato sul quotidiano locale dall’attuale cronista che ora si occupa con continuità delle Giovanili e Femminili Crociate), che ci riferiva della vittoria di Bernardino Pavarini (nella foto in evidenza è il giocatore sulla destra coi capelli bianchi) che però nella stagione successiva, per regolamento avrebbe dovuto cambiare, per regolamento, il consolidato partner con cui aveva vinto le ultime tre edizioni, il bresciano Giovanni Ferrari. Gli avversari si fregarono le mani, ma Pavarini Senior continuò a mietere successi anche nelle edizioni successive pur con compagni diversi, piazzandosi spesso al 1° posto, ma praticamente, senza mai scendere dal podio. “Non chiamatelo gioco da osteria – chiese con orgoglio Bernardino Pavarini dopo il successo del 2012 – la Morra richiede memoria, prontezza ed anche ovviamente un pizzico di fortuna”. A Nicola, a suo tempo un idolo dei Danè, oltre che di tanti altri tifosi gialloblù, le mie personali condoglianze e quelle della redazione. Gabriele Majo da www.stadiotardini.it
Calcio
Coronavirus, morto il papà dell’ex portiere del Parma Pavarini
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