Oltre 600 ragazzi provenienti da tutta la provincia hanno invaso per due giorni Schia, Prato Spilla, Lagdei e Lago Santo.
Con l’inaugurazione alla presenza delle autorità e del presidente della Provincia di Parma Vincenzo Bernazzoli si è aperta il 15 febbraio scorso a Schia la prima Festa Provinciale dello Sport in Montagna, manifestazione rivolta ai ragazzi delle scuole secondarie di primo grado ed inserita nel calendario di Parma Città Europea dello Sport 2011. Un evento organizzato dall’Agenzia per lo Sport della Provincia, con il prezioso supporto di Banca Monte Parma e in collaborazione con i Comuni di Corniglio, Tizzano, Monchio e Palanzano, con l’apporto fondamentale dell’Ufficio Scolastico Regionale che ha selezionato le classi e dell’Istituto scolastico ISISS Giordani che hacoordinato l’attività logistica e di servizio.
Indispensabili per la riuscita dell’evento le collaborazioni di Coni, Fisi (federazione Italiana Sport Invernali), Csi, Uisp, Cus Parma, Federazione Italiana attività subacquee, Parco Nazionale Tosco Emiliano, Cai, Soccorso Alpino, Comitato provinciale Croce Rossa italiana, Assistenza Pubblica di Langhirano, Smtp, Cooperativa la Torricella, La Genziana, Parma Sport, Cingi& Campari, Centro Fisioterapico Maria Luigia e Consorzio del Parmigiano Reggiano.
Una due giorni di festa che ha coinvolto oltre 600 ragazzi provenienti da tutta la provincia che hanno invaso Schia, Prato Spilla, Lagdei e Lago Santo. Non solo le gettonatissime piste di Schia e Prato Spilla, dove i ragazzi hanno potuto praticare sci alpino e snowboard, ma anche l’esperienza affascinante delle ciaspolate guidate dalle guide ambientali escursionistiche e incontri tematici di assoluta importanza hanno scandito le giornate degli studenti, nel pieno rispetto dello spirito della festa che voleva far conoscere ai ragazzi tutti i modi di vivere la montagna, sia attraverso lo sport che nel confronto con l’ambiente e la natura incontaminata, affascinante ma a volte anche portatrice di insidie.
Proprio per questo, accanto a quelli di puro divertimento, si sono vissuti momenti di confronto con chi vive da vicino la montagna e combatte le insidie che essa porta inevitabilmente con se, ma che possono essere evitate attuando i comportamenti corretti e adottando le giuste precauzioni.
Così nelle quattro località si sono sviluppati programmi che dessero a tutti i ragazzi la possibilità di partecipare alla maggior parte delle iniziative così che potessere portare a casa da questa due giorni un significativo bagaglio di divertimento ed esperienza.
Tra i principali momenti di approfondimento della prima giornata va ricordato l’incontro con la sezione di Parma del Soccorso Alpino che ha spiegato ai ragazzi l’importanza del dispositivo di rilevamento Arva, che trasmette la posizione di chi lo indossa e può essere decisivo per l’arrivo dei soccorsi in caso di valanga.
Altro incontro molto interessante quello con il Comandante Provinciale del Corpo Forestale dello Stato Pierluigi Fedele e con i suoi collaboratori durante il quale si è parlato degli animali dei boschi appenninici, dello sport in montagna e del valore dello sport come scelta di vita, ben testimoniato dalla campionessa di Mountain bike orientireeng Stella Varotti.
Per i ragazzi che sono rimasti a pernottare non c’è stato spazio per la noia neanche in serata nonostante la bufera di neve abbattutasi sulla zona: mentre a Lagdei si è tenuta grazie al Soccorso Alpino una lezione sul lupo con tanto di videoproiezione, a Lago Santo si è svolta una lezione del Cai sull’approccio alla montagna in sicurezza, l’esibizione musicale di un gruppo folkloristico a Prato Spilla ha dato il via ad una serata di gioia, canti e balli, molto coinvolgente per i ragazzi.
Anche nella seconda giornata, sempre scandita dalle attività sportive in senso stretto sulle piste, con gli alunni di Traversetolo che a Prato Spilla, grazie ai maestri locali, hanno potuto provare per la prima volta le ebrezze dello sci, non sono mancati i momenti didattici nonostante il disagio generato dalla fitta nevicata.
La prova di ricerca e soccorso è stata la naturale evoluzione della seduta teorica del giorno precedente sul dispositivo Arva di cui i ragazzi hanno potuto constatare il funzionamento nella pratica.
Poi il trasferimento al Lago Santo dove il rifugio e il letto ghiacciato del lago sono stati il teatro ideale per la lezione teorica e la dimostrazione pratica di recupero e salvataggio in acqua a cura della Federazione Italiana attività subacquee. Molto sentito dai ragazzi il momento della prova pratica in acqua, nonostante il maltempo. La neve ha continuato a scendere con forte intensità, ma questo non ha impedito ai ragazzi di divertirsi nonostante i disagi: anzi in alcuni casi la neve ha reso ancor più affascinanti le attività, come nel caso delle ciaspolate nelle quali il contatto con la natura è stato addirittura esaltato dalle condizioni meteo.