Il progetto Parents' School è ormai in dirittura d'arrivo. Una media di 60 persone hanno partecipato agli incontri formativi, che si sono svolti nei mesi scorsi con l'appoggio di un gruppo di psicologi, mentre 30 società Â sportive di vari settori …
… (calcio, rugby, basket, pallavolo, scherma, ginnastica ritmica) hanno aderito al progetto. Alla presentazione che si è tenuta oggi in Comune erano presenti Roberto Ghiretti (assessore allo Sport), Giancarlo Ceci (consigliere del Coni comitato provinciale), Stefania Valenza (responsabile dei progetti sportivi) e Enea Filimberti (psicologo). In rappresentanza delle società sportive invece sono intervenuti Cristina Savani, della ginnastica ritmica dell’Inzani, Ezio Ficcarelli dell’Astra Calcio, Silvestro Robuschi dello Juventus Club e Enzo Barbieri dei Crociati Banca Monte Parma.
Dopo i dirigenti sportivi e gli allenatori, la Parents’ School coinvolge anche i genitori. Così si chiude il cerchio di un percorso di formazione partito a novembre, in collaborazione tra il Comune di Parma – assessorato allo Sport – e il Coni comitato provinciale, con l’obiettivo di migliorare le relazioni tra tutti gli attori del mondo sportivo giovanile affinché diventino i protagonisti di una migliore qualità della pratica sportiva. E lunedì 28 febbraio, alle ore 21, all’Auditorium Toscanini (via Cuneo 3/a) è in programma un incontro rivolto proprio a padri, madri dal titolo “Genitori a bordo campo: vincere, perdere, pareggiare (forse) con i figli”.
I genitori che si fanno prendere la mano mentre sono sugli spalti a guardare il proprio figlio giocare sono ormai all’ordine del giorno; così come aumentano i genitori che rivolgono ai figli le speranze di un loro passato da campioni mancati. Per questo l’incontro di lunedì 28 febbraio sarà tenuto da Roberto Mauri, esperto in psicologia sportiva, relatore anche di tutti i precedenti incontri formativi previsti dal progetto Parents’ School. Durante la serata Mauri cercherà di spiegare le differenze di comportamento e di atteggiamento che rendono un genitore sportivo; per passare al modo di gestire i desideri, le aspettative e le ansie sportive; fino ad illustrare come è possibile diventare genitori in grado di lasciare andare i figli in campo e nella vita. L’obbiettivo finale è rendere il genitore consapevole di quanto una buona pratica sportiva del figlio giovi anche a se stesso.
A questo punto il progetto Parents’ School è arrivato all’ultima tappa di un lungo percorso. Infatti un gruppo di sei psicologi locali sarà a disposizione gratuitamente e su richiesta delle società sportive che vorranno organizzare incontri di confronto per allenatori e/o genitori presso la propria sede. Per qualsiasi tipo d’informazione sarà necessario rivolgersi al Servizio Sport del Comune di Parma (0521.218367-218962).
Il progetto Parents’School è nato già durante l’estate scorsa quando l’assessorato allo Sport ha distribuito un questionario conoscitivo a tutte le società di Parma con lo scopo di inquadrare i bisogni della realtà sportiva territoriale e progettare degli interventi personalizzati. A ottobre invece è partita la prima fase organizzativa che ha visto un confronto tra il Comune, il Coni, le società sportive e gli enti di promozione sportiva per fissare gli obbiettivi del percorso. E successivamente sono stati realizzati cinque incontri formativi, rivolti due ai dirigenti sportivi e tre agli allenatori, in collaborazione sempre con lo psicologo dello sport Roberto Mauri.
Le dichiarazioni
Roberto Ghiretti, assessore allo Sport: “Questo percorso nasce sulla spinta di un’esigenza emergente: formare gli attori che girano intorno al mondo dello sport affinché siano in grado di offrire migliori opportunità ai ragazzi. E’ necessario un cambiamento culturale; le società lo hanno capito e si stanno attivando per intraprendere dei percorsi virtuosi. In questa direzione si colloca la Parents’ School che mette a disposizione delle società gli strumenti necessari per migliorare il dialogo con i ragazzi e i genitori”.
Giancarlo Ceci, consigliere del Coni comitato provinciale: “Chi vive lo sport e frequenta i campi di calcio non può che assistere a dei comportamenti esasperati da parte dei genitori. Per questo oggi più che mai è necessario divulgare il concetto che lo sport è divertimento e non solo agonismo”.
Stefania Valenza, responsabile dei progetti sportivi: “Il percorso della Parents’ School è partito con la formazione dei dirigenti e degli allenatori perché sono loro che devono relazionarsi con i ragazzi e soprattutto con i genitori. Da lunedì invece parte la formazione anche per i genitori. Nel frattempo il gruppo di sei psicologi locali ha già incontrato varie società per attivare degli incontri strutturati per confrontarsi con i genitori”.
Enea Filimberti, psicologo del progetto Parents’ School: “Per il momento la risposta da parte delle società è davvero buona. Ora attendiamo il riscontro dall’incontro con i genitori. Il nostro compito è mettere a disposizione degli strumenti per capire meglio i ragazzi”.