MILANO – Il mercato in entrata del Parma può considerarsi concluso, questa è la voce ufficiosa che gira qui a Milano nella sede del calciomercato. Niente svincolati. Quindi, niente speranze per Benalouane e Mauri. La rosa del Parma è troppo numerosa e il budget imposto dalla proprietà cinese è stato raggiunto.
Se ne riparlerà a gennaio, con la ripaetura del calciomercato (invernale), anche se molto dipenderà dal rendimento della squadra di D’Aversa nel girone d’andata. Sull’argomento il ds Faggiano è stato chiaro: “Non c’è da aspettardi nessuno”.
Se il mercato in entrata è chiuso, restano alcune speranze per quello in uscita, che consentirebbe a Faggiano di snellire la rosa e alleggerire il monte ingaggi complessivo. Le speranze sono legate alla serie B
Il campionato cadetto ha trascorso l’ennesima estate caotica. La stagione inizierà regolarmente venerdì con l’anticipo Brescia-Perugia; lo sciopero annunciato in settimana dai calciatori non si farà. La questione, però, resta irrisolta, almeno fino al 7 settembre, quando il residente del Collegio di Garanzia dello Sport, Franco Frattini, si riunirà e deciderà sui ricorsi presentati dalle quadre escluse dai ripescaggi: 19 come deciso da Lega e Figc, oppure tornerà a 22?
Nel caso in cui dovesse passare questa seconda ipotesi, cioè il campionato a 22 squadre, è possibile la riapertura dal calciomercato per un breve periodo per consentire alle squadre ripescate di rinforzarsi. E a quel punto il Parma proverà a piazzare qualche colpo in uscita: Di Cesare, Scaglia e Vacca. (Francesco Lia)
(Foto Parma Calcio 1913)