Risveglio amaro per il pianeta Parma. E’ bastato un articolo dell’autorevole Gazzetta dello Sport (oggi in edicola) per scatenare il panico e azionare la macchina del fango. Secondo la “rosea” il procuratore federale Giuseppe Pecoraro sarebbe propenso a non archiviare l’indagine sugli sms “sospetti” inviati da Calaiò e Ceravolo a due ex compagni di squadra, 4 giorni prima della partita. La riunione di oggi pomeriggio (LEGGI QUI) sarà fondamentale per capire la realtà dei fatti e scorpire ulteriori dettagli. Sempre secondo la Gazzetta, la giornata odierna servirà a “stabilire il capo d’imputazione: la semplice slealtà sportiva (nel caso dovranno risponderne solo Calaiò e Ceravolo e non il Parma ndr.) o il gravissimo illecito sportivo”. Insomma, deferimenti certi, anche perché il codice sportivo non fa differenza “tra un illecito consumato e un illecitosolo tentato”.
Da ambienti vicini alla società, invece, continua a filtrare ottimismo e tranquillità; in linea con le informazioni raccolte dalla nostra redazione nei giorni scorsi, secondo cui il caso sms sarebbe stato archiviato per insufficienza di prove (gli unici a rischio deferimento erano i giocatori gialloblù). Gli scenari, però, sarebbero cambiati improvvisamente e non si capisce il perché.
Intanto sul web è partita la colata di fango. Ecco alcuni titoli: “Shock Parma, rischio retrocessione altissimo”. “Adesso il Parma trema”. “Oggi le sanzioni”. “Ripescaggio Palermo”.
A noi non resta che aspettare la decisione del procura federale della Figc che nelle prossime ore dovrà esprimersi anche sul ricorso presentato dal Palermo per ottenere la non omologazione del risultato della gara di ritorno della finale playoff contro il Frosinone. Calcio-caos, come ogni estate.