Battuta la Fortitudo dopo una "bella" palpitante (2-1) che significa scudetto della stella. Marco Yepez MVP della serie finale. E si torna in Coppa Campioni dove l'ultima apparizione è del 2000
La Cavalcata delle Valchirie è terminata, tutti ne sono stati travolti. Una volta raggiunta la finale, alcuni tifosi fecero riferimento al numero 13 e al fatto che potesse portare fortuna anche al Cariparma dopo la vittoria dell’Italia. Ma qui la fortuna, la cabala c’entrano poco. Qui c’entrano le capacità, tecniche e mentali, un gruppo che è un blocco unico, uno staff tecnico completo che ha saputo infondere grande tranquillità, stranieri d’esperienza e di qualità, giovani che si sono definitivamente consacrati. E’ la vittoria di una squadra che ha fatto della rimonta il suo must. Come quella incredibile di gara6, come quella sotto 2-0 nella serie, come quella di gara7. Bologna aveva iniziato mettendo subito pressione, Infante scavalca Sambucci e sul doppio di Garabito segna l’1-0. Pressione che Parma ha retto benissimo perché non voleva uscire dal diamante col ricordino e le pacche sulle spalle. Dallospedale spara un doppio a sinistra e Yepez lo porta a casa con una fucilata al centro. Matos e Martinez reggono nonostante vacillino in un paio di occasioni poi al 5° un episodio che fa imbufalire Martinez. Il pitcher effettua un pick off in seconda che Yepez non trattiene con pallina che finisce dalle parti di Dallospedale; Ramos fa teatro danzando a tre metri dal cuscino e Martinez si fionda sulla seconda dove arriva l’assistenza. Giachi chiama il salvo e questa volta è lui a fare teatro protestando in modo a dir poco vistoso, forse troppo: voleva l’out e probabilmente non aveva tutti i torti.
E proprio al 5° arriva l’ora di Matos che scende dopo la base intenzionale a Camilo ma dopo aver concesso il punto del 2-1 col secondo doppio di Yepez che porta a segnare Desimoni. Nanni si affida a Cillo, che chiude rapidamente, e porta a scaldare Milano e Moreno ma non ce ne sarà bisogno. Da un cambio all’altro: anche Gerali decide che il tempo del suo partente è scaduto e gioca la carta Grifantini da inizio 6°. L’azzurro si trova a fronteggiare una situazione di corridori agli angoli e due out con Mazzuca nel box, lo sfida e ne ha la meglio: kappa. L’azzurro lancia da par suo e per Bologna non c’è speranza. La stella in più nel firmamento è quella del Cariparma. Finalmente giocatori e tifosi possono alzare le braccia al cielo e buttar fuori tutto il fiato che hanno: è il decimo scudetto. Battesimo migliore non ci poteva essere per il nuovo stadio.
Mvp della serie finale è stato nominato Marco Yepez: strameritato. Nella partita della vita per Parma, 3/4 nel box con due doppi e tutti e due i punti battuti a casa; il coronamento di una stagione superlativa sia in difesa che in attacco di un giocatore di categoria superiore. Andrebbero citati tutti dal primo all’ultimo, dalla grande stagione (segnatamente round robin e finale) di Bertagnon, allo stoicismo di Munoz che finalmente riesce a vincere uno scudetto, al presidente Rinaldi che aveva esordito con uno scudetto, l’ultimo quello del 1997 e chiude con uno scudetto ma … complimenti a tutti.
BOLOGNA 100 000 000 – 1 bv8 e1
PARMA 100 010 00x – 2 bv5 e0
Doppi giochi Parma1. Rimasti in base Parma9 Bologna14. Doppi Garabito, Dallospedale, Yepez(2), Bertagnon. Migliori medie battuta Garabito 3/5(1pbc), Yepez 3/4(2pbc).
MARTINEZ (v) rl5 p1 pgl1 bv5 bb4 so5 cl2 – GRIFANTINI (s) rl4 bv3 bb1 so4 1cl
MATOS rl4.1 p2 pgl2 bv5 bb2 ibb2 so3 – CILLO rl3.2 bb1 ibb1 cl1