Parma-Brescia è una di quelle sfide che sanno di Serie A. Le “rondinelle” arriveranno al Tardini con la voglia di riscattare il brutto avvio di campionato, consapevoli del fatto che i crociati non avranno nessuna voglia di perdere il passo delle migliori in testa alla classifica e cercheranno in tutti i modi di centrare l’obiettivo dei tre punti.
L’AVVERSARIO – Un punto in due partite, un solo gol (su rigore) in 180 minuti non è certo l’inizio che il Brescia si aspettava in questa stagione. A colpire è proprio la sterilità in attacco, causata forse da possessi troppo macchinosi, che si concludono spesso e volentieri con soluzioni dalla distanza. La difesa tiene bene (0-0 in casa col Palermo), ma soffre le palle alte (due gol di testa presi dall’Avellino) e la velocità, soprattutto sui contropiede, dove molto spesso la difesa viene lasciata troppo scoperta. L’uomo più pericoloso del Brescia è certamente l’attaccante Andrea Caracciolo (ma al Tardini non ci sarà causa infortunio; mancherà anche l’altro attaccante Torregrossa), ma i pericoli possono arrivare soprattutto dalle palle inattive, uno su tutti Gastaldello, difensore centrale ex Bologna e Samp, un vero rapace in area piccola. In attacco uomini contati.
L’ALLENATORE – Roberto Boscaglia, classe ‘68, ritorna al Brescia (che aveva già allenato nella stagione 2015/16), dopo un anno al Novara in cui non è riuscito a centrare i play-off. Propone un gioco offensivo volto a sfiancare le difese avversarie, portando in avanti almeno sette uomini per riuscire ad infilare le maglie della difesa avversaria. Il modulo più utilizzato è il 3-5-2, che diventa 5-3-2 in fase difensiva. La sua panchina scricchiola e un nuovo passo falso potrebbe far infuriare il burrascoso presidente Cellino, un rinomato mangia-allenatori.
I NUMERI – Sono 60 i match disputati tra le due squadre, di questi 24 a favore del Parma, 21 per il Brescia e 15 pareggi. La statistica per le partite giocate in casa sorride al Parma: 19 vittorie, 8 pareggi e 3 sconfitte. Ogni due partite su tre al Tardini, in sostanza, i crociati portano a casa i tre punti, un vero e proprio fortino per i gialloblù.