Ultima giornata di regular seasons per i Panthers Parma, squadra senza fissa dimora: i neroargento sono già qualificati per le semifinali scudetto (per la dodicesima volta consecutiva), vantano quattro titoli nazionali conquistati tra il 2010 e il 2013 di cui uno vinto in un XXV Aprile (ora Lanfranchi) mai gremito come quella sera di luglio del 2011, ma domani giocheranno la loro quinta partita casalinga stagionale contro i Lions Bergamo nel quinto impianto diverso; il Comunale di Rivarolo di Torrile, in via Lori.
“… una situazione drammaticamente paradossale, una assoluta mancanza di rispetto verso un team ed una Società che da oltre un decennio porta ai vertici il nome della città, ma che si trova regolarmente a convivere con porte sbattute in faccia e che dovrebbe, forse, considerare seriamente lo spostamento definitivo della franchigia” si legge sul sito ufficiale della società.
Parole che non possiamo che condividere: si parla spesso della valorizzazione dei cosiddetti “sport minori”, specialmente per quelle società che sviluppano un importante movimento giovanile assumendosi anche un ruolo sociale ed educativo che meriterebbe maggior considerazione. I Panthers da oggi vantano un altro titolo nazionale giovanile, con i ragazzi della flag U13 (nella foto) che a Grosseto, dopo due giorni di sfide intense e spettacolari, si sono laureati campioni d’Italia.
Francamente poco importa quale sia stavolta il motivo per cui alla società del presidente Tira non sia stato consentito di giocare al Lanfranchi; quello che importa è che questa società merita una casa. Punto.
Abbiamo perso il volley di alto livello, il basket femminile di serie A e, almeno per ora, la massima serie nel calcio. Nel rugby nessuna parmense in Eccellenza e una franchigia che disputa il Pro12, con scarsi risultati, che quasi nessun parmense sente “sua” e che il presidente federale Gavazzi vorrebbe trasferire a Milano. Piaccia o no a chi considera il football una disciplina trascurabile, i Panthers sono probabilmente la squadra più titolata del parmense e vederli emigrare in un’altra città sarebbe una nuova, l’ennesima, sconfitta per Parma.
Il 25 giugno i neroargento giocheranno la semifinale in gara unica, con il vantaggio del fattore campo. Ma quale campo? Che ci si debba fare questa domanda, a tre settimane dalla partita, è desolante…. e non è certo un vantaggio!