E' stato decisivo nella risalita del Parma. E domenica affronterà Â  da avversario il Bologna, la squadra che lo ha ceduto ai crociati nel mercato invernale ma soprattutto che gli ha permesso di debuttare in Serie A a 28 anni.

E’ chiaro che l’uomo più atteso del derby emiliano di domenica pomeriggio alle 15 Bologna-Parma Francesco Valiani. E il centrocampista, che all’andata scese in campo con la maglia che si troverà di fronte insieme ai suoi ex compagni, non ha nascosto che proverà forti emozioni a farlo: “La mia esperienza al Bologna è coincisa con un bel momento per la squadra: abbiamo vinto il campionato in B, con il Bologna ho fatto il mio esordio in serie A l’anno successivo e poi è arrivata la salvezza – ha detto Valiani – Non mi sarei mai aspettato di giocare un derby dalla parte opposta, ma è andata così e ci aspetta una partita molto attesa che, contrariamente a quanto si pensa, avrà valore per entrambi. Da parte mia nessuna rivalsa, ma solo la voglia, come è normale sia in queste situazioni, di dimostrare che hanno sbagliato”.

Tuttavia Valiani non sarà l’unico ex in campo, basti pensare a Pisanu, ma soprattutto a Di Vaio (“con cui scambiero’ la maglia”, ha confidato) e Adailton, questi ultimi due giocatori a cui il Parma dovrà fare molta attenzione. “Il Bologna conta individualità di valore, gente che ha sempre fatto bene in A e di esperienza, il valore aggiunto di una squadra che conta anche ottimi giovani quali Viviano e Casarini – prosegue Valiani, che augura al Bologna di restare in A – Hanno tutti i mezzi per salvarsi. Se segno? L’idea è di non esultare, per i tanti amici che ho a Bologna, anche se non ho ancora deciso. Però qui mi trovo bene, mi sento a casa, e spero di rimanere. In queste quattro partite ci giochiamo molto, un posto in Europa: contro il Genoa abbiamo avuto una buona occasione, ma, nonostante una buona prestazione siamo stati puniti. E dopo il 3-2 non avevamo più forze”.

In conclusione inevitabile un confronto tra l’ex mister, Colomba, e quello attuale, Guidolin: “Sono due tecnici simili, tranquilli e che ti lasciano lavorare serenamente. Guidolin è uno stratega, ha sempre una tattica per arginare gli avversari – ha detto in conclusione Valiani, che ha anche tirato fuori dal “cilindro” un aggettivo anche per Leonardi “un direttore, nel vero senso della parola” e Ghirardi “tifoso! Un presidente che fa dell’entusiasmo la sua forza”.