Leonardi e Guidolin esultano e continuano a parlare di Europa, Mazzarri saluta il sogno Champions e se la prende con l'arbitro che nel finale lo ha espulso.

PIETRO LEONARDI: Bisogna rendere merito ad un gruppo unito e a dei giocatori che, chiunque va in campo, gioca ad altissimo livello.Questa è stata una costante che ci ha accompagnato tutto l’anno, la fortuna di poter contare su un tecnico di livello e su un gruppo di 20, 21 giocatori. La forza di questa squadra sono l’umiltà e il sacrificio. Grazie a queste caratteristiche abbiamo saputo in questo campionato ribaltare spesso il pronostico. i lamentano del terzo gol del Parma? Il secondo del Napoli era irregolare eppure non protestiamo. Una vittoria che dedichiamo al presidente che oggi non c’era ma che ci ha comunque guardato e fatto anche i complimenti.

FRANCESCO GUIDOLIN: Eravamo già soddisfatti della nostra classifica ora siamo ultra felici perché possiamo giocarci l’Europa anche noi, speriamo fino alla fine. Adesso siamo davanti a tutte le squadre come noi di seconda fascia. Questa classifica ci dà entusiasmo. il modulo iniziale era il 4-5-1 per cercare di mettere in difficoltà il Napoli sulle fasce, ma dopo il loro gol non era più buono quel sistema lì. Sono passato allora al 3-5-2, ma, al di là dei moduli, è stato l’atteggiamento dei miei a far sì che sia arrivato il pari. E’ una squadra che non vuole mai mollare ed è arrivata anche la vittoria. una bella vittoria.

WALTER MAZZARRI: Una sconfitta ci può stare, non cambia le nostre ambizioni. Nella mia gestione è la quarta sconfitta in 26 partite. Il Napoli ha avuto il solo torto di non aver chiuso la partita. Si è rivisto un po’ quello che ci capitò con la Fiorentina. Dopo il gol del vantaggio abbiamo avuto diverse palle gol per chiudere la gara. Io non ho protestato solo per il gol del 2-3. Io protestavo anche quando Lavezzi veniva più volte ostacolato in area e in quel caso l’arbitro fischiava sempre fallo a favore del difensore, cosa che non ho visto dall’altra parte quando Grava in occasione del 2-3 è stato spinto da Crespo. In quel caso non s’è tutelato il difensore nel confronto con l’attaccante. Poi c’era un rigore per noi su Quagliarella ed invece è stato buttato fuori. Sinceramente ho visto due metri di giudizio da parte dell’arbitro. Questa è una delle tante partite che è stata influita dall’arbitro. Romeo mi ha espulso, ma ne ne stavo per andare io da solo, senza che lui mi cacciasse.