COLLECCHIO – Tranquillità e lucidità, anche davanti alle prime difficoltà della stagione (infortuni e squalifiche). Gigi Apolloni si presenta nella sala stampa del centro sportivo di Collecchio con la tuta dell’allenamento, pochi minuti dopo la fine della rifinitura pre Legnago. Come sempre il tecnico ha affrontato numerosi argomenti, dal modulo (confermato il 4-2-3-1), alle assenze pesanti in attacco, per finire all’atteggiamento che la squadra deve avere in campo, costante per tutta la gara e non solo nel secondo tempo come è avvenuto domenica scorsa a Carpi.
L’ATTEGGIAMENTO – “C’è amarezza per il pareggio di Carpi, perché comunque nel secondo tempo abbiamo fatto la gara e abbiamo cercato di vincere. Dobbiamo avere questo atteggiamenti sin dall’inizio. Abbiamo smaltito le tossine, alcuni giocatori sono in recupero, ma domani saremo pronti. Tante volte ci facciamo prendere dalla fretta e dalla frenesia, perché pressati dagli avversari, come è successo con la Virtus Castelfranco. Dobbiamo giocare più velocemente la palla, ricordandoci che abbiamo qualità per farlo. A volte commettiamo errori per troppa generosità, abbiamo i mezzi per essere più razionali. Bisogna avere la consapevolezza che il percorso non è semplice, non dobbiamo farci condizionare dall’esterno”.
INFORTUNATI – “Messina e Ricci non sono recuperati. Miglietta non è ancora al top ma viene con noi. Ci sono giocatori pronti ad entrare e dare il loro contributo. Pensiamo solo alla gara di domani. L’infortunio Longobardi è stato un fulmine a ciel sereno, è un ragazzo straordinario. Sono rammaricato anche per quello che ha fatto Guazzo, lui è il primo ad essere dispiaciuto”.
LE SCELTE – “A volte la condizione atletica non è ottimale per fare un certo tipo di gioco, sta a me ad individuare chi sta meglio. Ci sono alcuni giocatori che possono rappresentare forze fresche, il campionato è lungo. Il mio compito è quello di mettere la squadra nelle condizioni migliori per non sbagliare l’approccio mentale alle partite. Comunque, fino ad oggi la squadra ha sempre reagito nei momenti di difficoltà, ma se facciamo cose che non fanno parte del calcio vengono fuori dei limiti”.
MELANDRI – “E’ un ragazzo straordinario, si è reso conto che nell’ultimo periodo ha avuto un calo, ma questo fa parte di un percorso di un giocatore e di una squadra. Sono stato felice perché domenica è entrato con l’atteggiamento giusto, sfiorando il gol. In generale ho a che fare con dei ragazzi straordinari, che conoscono i loro limiti”.
GIORGINO: “Sta bene, ha ripreso a pieno, è uno di quei giocatori che ha più minutaggio. Il riposo gli ha fatto bene, è un trascinatore che non si tira mai indietro, un trascinatore”.
LA VISITA DI SCALA – “Gli ho chiesto le sue impressioni, vede sempre che la squadra lavora con impegno e dedizione. Lui è un nostro sostenitore, oltre che presidente. Per me è importante averlo vicino, ha grande esperienza come allenatore e uomo. Trova sempre la parola giusta per motivare me e la squadra. Lui mi conosce molto bene. Non mi dà consigli di natura tattica, non lo farebbe mai, è stato un allenatore e sa come comportarsi, semmai sono io a chiedergli qualcosa”.
MODULO 4-2-3-1 – “Ho pensato a tante cose in questi giorni, sono onesto, ma è chiaro che i tempi per cambiare non ci sono. Devo partire dalle certezze, cioè dal 4-2-3-1, perché la squadra ha sempre espresso un tipo di gioco con questo modulo. In futuro potrò cambiare. In estate ero partito col 4-3-3, poi le caratteristiche di certi giocatori mi hanno fatto cambiare idea. Ci vuole tempo per provare il 4-3-3”.
MERCATO – “Simo sempre vigili, a dicembre/gennaio faremo delle valutazioni. In questo momento andiamo avanti con questa rosa e con queste idee”.