Subito in vasca i tre parmigiani impegnati al Settecolli. Irene Grossi è stata la prima nei 50 dorso, prima gara delle batterie mattutine. La giovane cresciuta nella società Nuotatori Fornovo ha fatto registrare un 30.71 alto rispetto ai 30.20 con cui era accreditata ma per lei essere lì, per la prima volta, era già un “personal best”: «Obiettivi particolari non ne avevo sinceramente; per me era una bella esperienza. Non sono molto soddisfatta del tempo ma ci poteva stare: mi manca un po’ il ritmo gara essendo stata ferma quasi un mese». Ci riproverà nei 100. Dopo di lei è toccato a Beatrice Restori nelle batterie dei 100 farfalla, di un livello altissimo e con il nuovo record della manifestazione di Sarah Sjoestroem (57.72) già in batteria, che ha fermato il crono a 1:03.44, un secondo sopra il suo personale ma l’obiettivo è una finale nei 200.
Chiusura ducale per Federico Bocchia. Lo squalo parmigiano era incluso nell’ottava e ultima batteria insieme al supercampione francese Manaudou che ha toccato per primo in 22.21, Bocchia per terzo in 22.63, un centesimo meglio del recordman italiano Orsi, rimasto fuori dalla finale A col nono tempo complessivo. Nella finale del pomeriggio, Bocchia è stato protagonista di una buona gara, chiudendo al quinto posto con un più che discreto 22.39, davanti a Dotto e dietro l’inavvicinabile Manaudou, unico a scendere sotto i 22 (21.64 record della manifestazione) Liukkonen, Govorov e Shioura.