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Calcio Serie A

Il Parma batte la Samp e ritrova il sorriso. Decide un gol di Zaccardo

Il Parma batte la Samp e ritrova il sorriso. Decide un gol di Zaccardo

Un'aspirina di Zaccardo per guarire il malato Parma. Dopo nove partite la squadra di Guidolin torna alla vittoria e accende la luce: sono i primi tre punti del 2010.

Punti che di colpo cancellano crisi e polemiche, anche se a fine partita i giocatori hanno rinnovato il silenzio stampa degli ultimi giorni (ha parlato solo Guidolin). Incomprensibile. Finisce 1-0, dopo 90 minuti pieni di errori, soprattutto da parte dell’arbitro che non concede un rigore solare a Crespo, ne fischia uno a favore della Sampdoria e poi lo annulla su segnalazione dell’arbitro. Un caos che il signor Rocchi di Firenze dovrebbe rivedere con calma, a mente fredda, perché un arbitraggio così sarebbe da censurare, anche nei campionati dilettantistici. Errori a parte, la partita non è stata bella, anzi è di una bruttezza mortale, complice la paura del Parma, che ha condizionato anche le cose più semplici, e le assenze pesanti in casa Sampdoria (Cassano, Pazzini e Pozzi). Il gol vittoria porta la firma di Zaccardo che subito dopo è andato ad abbracciare il maestro Guidolin, così come tutta la squadra; un gesto di coesione e compattezza. Un gesto che vale tantissimo, così come i tre punti in classifica che portano a nove lunghezze il distacco dal Livorno terz’ultimo (sconfitto in casa dal Siena, prossimo avversario del Parma). Questa volta l’episodio è girato a favore dei crociati, è questa la differenza sostanziale tra le due squadre, tant’è che di occasioni da gol se ne contano poche, quattro in tutto il primo tempo. Il resto è confusione, mischie, contrasti e rimpalli. Una bruttura che ha condizionato tutti i 90 minuti, anche se con i tre punti in tasca questi discorsi risultano molto sterili.

Assenze e classifica impongono a Guidolin di cambiare sistema di gioco, dal 3-5-2 si passa al 4-2-3-1. Crespo unica punta (la sua partita dura solo 30 minuti poi un problema all’adduttore lo costringe ad uscire), Lanzafame (ispirato) e Biabiany sulle fasce. In difesa l’unica novità è Lucarelli a sinistra al posto di Castellini, come era già successo ad inizio stagione. Del Neri non ha attaccanti, lancia nella mischia il giovane Scepovic (Mannini alle sue spalle) ma non cambia modulo, cioè 4-4-1-1.

L’avvio promette bene tant’è che dopo 3’ Valiani impegna Storaci con un tiro da fuori area (centrale). E invece è solo un’amara illusione dato che, escluso un tiro di Mannini parato da Mirante (16’), un diagonale fiacco di Guberti e un tiro a girare di Bojinov (parato) non succede nulla. All’appello manca solo l’azione del rigore non concesso al Parma: corre il minuto 20 quando il piede destro di Lucchini tocca la caviglia di Crespo, l’attaccante cade a terra ma non protesta; la moviola conferma che è rigore. Il Tardini esplode di rabbia.

Nella ripresa Guidolin prova a cambiare qualcosa, dimostrando una certa frenesia, ma il 4-2-3-1 resta inalterato, così come il 4-4-1-1 di Del Neri. Due sistemi di gioco che Parma e Samp interpretano in modo esemplare nella fase di non possesso palla. Quando le due squadre devono impostare sono cavoli amari, perché in mezzo al campo Morrone e Galoppa si annullano con Palombo e Poli. Gli esterni non sfondano, alle punte non arrivano rifornimenti e nessuno tenta la soluzione dalla distanza. Il gol vittoria nasce per puro caso, dopo un rinvio sbilenco di Dellafiore che Zaccardo è bravo a leggere in anticipo, a stoppare con eleganza, a saltare Zigler all’interno dell’aria, e a “sparare” un sinistro imparabile che “brucia” Storari. Il gol toglie un po’ di ruggine nella manovra del Parma ed esalta le qualità da combattenti di Lucarelli, Morrone e Valiani, i quali lottano su ogni pallone, grazie ad un pressing asfissiante. Del Neri toglie Scepovic e Guberti e manda in campo padalino e Tissone. Poi sposta Lucchini in attacco e si difende a tre. Nella difesa ligure si aprono paurose autostrade che il parma prova a percorrere timidamente, senza mai riuscire a piazzare il colpo finale. La Sampd guadagni campo e ci prova con Mannini (colpo di testa parato) e Palombo (tiro da fuori area che sfiora la traversa). Al 16’ invece sale in cattedra l’arbitro che si rende protagonista di una scena assurda. Galoppa prova a rubare un pallone a Mannini, l’irruenza del primo lo porta a toccare l0avversario alle spalle, ma non c’è spinta; Mannini perde l’equilibrio e cade a terra, per Rocchi è rigore. Il parma protesta in modo veemente e richiama l’attenzione dell’arbitro che su segnalazione del guardalinee annulla la precedente decisione e ammonisce Mannini per simulazione. Il bello è che Rocchi è ad un metro dall’azione ed è impossibile che non abbia visto, mentre il suo collaboratore è a 15-20 metri dalla zona dove è avvenuto il contatto. Finisce 1-0 e per il Parma è un lungo sospiro di sollievo.
L’ultimo pensiero è per i tifosi, straordinari prima, durante e dopo la partita: 20 anni di gemellaggio e non sentirli.

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PARMA – SAMPDORIA 1 – 0
Marcatori: st 9’ Zaccardo

PARMA (4-2-3-1): Mirante; Zaccardo, Paci, Dellafiore, Lucarelli;Morrone, Galoppa; Biabiany, Valiani, Lanzafame (22’ st Antonelli); Crespo (34’ Bojinov).
A disposizione: Pavarini, Zenoni, Castellini, Lunardini, Pasi.
Allenatore: Guidolin
SAMPDORIA (4-4-1-1): Storari; Zauri, Gastaldello, Lucchini, Ziegler; Semioli, Palombo, Poli (32’ Tissone), Guberti (14’ st Testardi); Mannini; Scepovic (37’ st Padalino).
A disposizione: Guardalben; Accardi, Rossi, Elsneg.
Allenatore: Del Neri

Arbitro: Rocchi di Firenze
Note: cielo coperto, terreno in buone condizioni. Spettatori 18.964 (13.691) per un incasso complessivo di 190.840,48 euro. Ammoniti Morrone, Paci, Zaccardo Biabiany, Galloppa, Ziegler, Gastaldello, Mannini, Zauri, Tissone. Angoli 7-5 per il Parma. Recupero: pt 2’; st 5’.

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