Parma-Atalanta si gioca. Partiamo da qui. Il primo punto fermo dopo settimane di incertezze e veleni, di ogni tipo, comprese le inchieste della magistratura. La decisione è stata presa al termine dell’ennesima giornata convulsa, fata di incontri, riunioni, inseguimenti, depistaggi e annunci. Una giornata conclusa poco prima delle 21 con la conferenza stampa in Municipio alla quale hanno partecipato Tavecchio, Pizzarotti e Brunelli.
“Abbiamo una delibera della Lega Calcio per aiutare il Parma dal 19 marzo in poi, qualora il curatore fallimentare dovesse approvare l’esercizio provvisorio” ha spiegato il numero uno della Figc che, dopo l’assemblea a Milano con i presidenti di serie A, dove non sono mancati i momenti di tensione, ha incontrato i giocatori in un albergo nelle vicinanze del centro sportivo di Collecchio. Incontro concluso con un “ni”. I giocatori torneranno in campo domenica ma aspetteranno il 19 marzo per capire l’evolversi della situazione e soprattutto per valutare attentamente se i 5 milioni di euro lordi promessi dalla Lega serviranno a coprire una parte dei costi di gestione del club, compresi gli stipendi; in sostanza i giocatori dovranno accettare una sostanziosa riduzione dell’ingaggio; mentre i dipendenti del club (una delegazione ha incontrato oggi il sindaco Pizzarotti e i vertici della Federcalcio) dovrebbero percepire circa 4 mensilità. Al momento, è bene precisarlo, si tratta di promesse, ma nero su bianco.
“I giocatori mi hanno detto – continua Tavecchio – che non è un problema di soldi ma di regole da cambiare, abbiamo loro assicurato che abbiamo già adottato provvedimenti sul fair-play finanziario e sui vivai. E’ una situazione anomala ma è il riflesso del paese che c’è. L’Aic ha chiesto parametri più precisi per l’iscrizione ai campionati. I 5 milioni sono a fondo perduto e servono a consentire al Parma di finire il campionato”.
Il sindaco Pizzarotti, invece, guarda al futuro, fermo restano che tutto è rimandato al 19 marzo e alla decisione del curatore fallimentare, sempre che la situazione non precipiti a livello penale. “I dipendenti vanno tutelati, è quello che ci hanno chiesto e in queta direzione ci stiamo muovendo. Dobbiamo lavorare molto, ma spero di di ripartire da un progetto sostenibile per il futuro. Manenti? Deve farsi da parte e agevolare il tribunale. Continuo a sostenere che lui non sia attendibile. Ora i tifosi e la città devono pensare a stare vicini alla squadra, magari cambieremo i prezzi dei biglietti per portare più gente possibile e riempire lo stadio”.
Dunque, Parma-Atalanta e Sassuolo-Parma (i costi di queste due partite sarebbero a carico dell’attuale proprietà), poi si deciderà il futuro. “Il piano non è operativo, aspettiamo la decisione del tribunale – ha aggiunto Brunelli, direttore generale Lega Calcio -. Noi siamo pronti a intervenire e a sostenere il Parma”.
Meno soddisfatto il presidente dell’Aic Tommasi, il quale ha riportato le motivazioni della ascelta dei giocatori crociati di tornare in campo dopo due settimane di stop: “L’incontro non è stato così soddisfacente come la squadra si aspettava. Tuttavia i ragazzi hanno deciso di andare in campo. Da parte dei giocatori del Parma è arrivato questa sera un gesto di responsabilità e rispetto nei confronti delle altre squadre e delle tifoserie per la regolarità del campionato”.
In serata è anche arrivato il commento di capitan Lucarelli: “La proposta è di 5 milioni ma ci sono altri punti che vogliamo che vengano discussi. Vogliamo garantire i nostri dipendenti, ma anche noi vogliamo quello che ci spetta, anche se questo non e’ il principale problema grosso. Vogliamo anche garanzie sul futuro, ovviamente. Valuteremo nei prossimi giorni cosa fare, di domenica in domenica”.
(La foto è tratta dal profilo Twitter del Parma Fc)