Pareri opposti nel dopo partita di Parma-Lazio e non potrebbe essere diversamente. L'ad Pietro Leonardi ha alzato la voce cotnro la terna arbitrale per l'espulsione di Jimenez. Reja ha elogiato il lavoro dei suoi ragazzi che finalmente sono tornati alla vittoria dopo un lungo digiuno.
LEONARDI: No, il gruppo c’è ed è un gruppo importante. Però tutti avete gli occhi per vedere. Noi non vogliamo essere la vittima sacrificale. Sono molto arrabbiato, scusate. L’anno scorso ho fatto una battaglia sull’uniformità di giudizio. Ci vuole buon senso a sopportare e a stare in silenzio. Sono due partite che finiamo in dieci, poi c’è chi si permette di dire di tutto in campo. L’espulsione di Jimenez? Il giocatore avrà sbagliato. Io non parlo dei fuorigioco, dei rigori. Ma la decisione su Jimenez non la condivido. Il giocatore poi verrà multato, non ci sono dubbi. Era una partita in totale equilibrio, dove abbiamo fatto molta fatica anche dopo aver giocato anche mercoledì. Sono molto arrabbiato e lo dico senza peli sulla lingua: ringrazio quei meravigliosi ragazzi della curva, il resto no. Lo dico proprio perché voglio bene al Parma. Non capiscono quando siamo in difficoltà, forse hanno il palato buono, ma noi ci dobbiamo salvare. Se questi signori non l’hanno capito che vengano in sede, gli rimborsiamo il biglietto e se vanno a teatro. Gente come Morrone e chi dà l’anima per questa squadra la difenderò sempre. Non si può cominciare a fischiare dopo tre minuti. Perciò grande plauso alla nostra curva, mentre agli altri no.
GUIDOLIN: Ci sono mancate le gambe e l’intensità per ripetere la partita contro l’Inter e quelle partite che abbiamo disputato in casa. Non eravamo quelli di mercoledì, non siamo riusciti a recuperare. Ho provato a fare un po’ di turn-over ma non avevamo le stesse gambe e probabilmente neanche la stessa intensità mentale. Non è facile quando spendi tanto in termini sia fisici che nervosi recuperare così presto. Ne è venuta fuori una partita lenta e le partite lente le perdiamo quasi tutte. La classifica l’ho sempre guardata, l’ho sempre guardata tutta… Ce l’ho sotto gli occhi da sempre. Non sono preoccupato della classifica, sono allertato come sempre. Nello sviluppo del gioco secondo me dovremmo migliorare, dovremmo riprendere certi nostri automatismi, il nostro ritmo, le situazioni da palla ferma. Questo mi preoccupa abbastanza perché spesso le partite rompono l’equilibrio su una situazione da palla ferma. Dobbiamo migliorare è una cosa che ci diciamo già da tempo. Io ringrazio la gente cha ha capito la difficoltà della squadra e che l’ha sostenuta.
MIRANTE: Purtroppo non credo ci sia niente di positivo oggi, al di là della mia parata questo è un risultato amaro per noi. Non ci voleva questa sconfitta perché sapevamo di affrontare una squadra in difficoltà e avevamo l’occasione di allungare con un vantaggio importante rispetto alla terzultima. Non ci siamo riusciti, è un peccato. Avevamo iniziato bene con una buonissima occasione ma poi pian piano la Lazio è cresciuta e penso abbia meritato di vincere.Non lo so, non vorrei trovare alibi in questo momento. Se dicessi che la partita di mercoledì ha influito non sarei coerente. Ovviamente abbiamo speso tanto contro una grande squadra su un terreno pesante e abbiamo usato tante energie anche mentali. Ma se dicessi che ha influito tanto, non sarei giusto perché per l’importanza della partita di oggi, bisogna essere realisti, dovevamo fare la partita e farla bene. Non l’abbiamo fatta e siamo rammaricati.
MORRONE: L’espulsione di Jimenez? “Si deve capire il nervosismo del giocatore in campo. Bisogna anche vedere come viene detta una cosa. Mi è sembrata una decisione un po’ affrettata, ma ormai va bene così. E’ stata una partita molto combattuta, giocata sugli episodi e sulle piccole cose. Prima del gol, l’azione più pericolosa l’avevamo avuta noi. Non siamo stati abbastanza attenti in occasione del primo gol. Sullo 0-1 ci abbiamo provato, ma non ci siamo riusciti. Abbiamo patito la stanchezza di mercoledì e il secondo gol ci ha tagliato le gambe. L’infortunio di Paloschi? Forse questa è la cosa più brutta della giornata, anche più della partita. E’ un ragazzo straordinario, che aveva fatto di tutto per recuperare. Gli siamo tutti vicini, speriamo che non sia grave come dicono. E’ la terza ricaduta. La sua è un’assenza ch epeserà sia fuori che dentro al campo.
LUCARELLI: La partita di questo pomeriggio è stata decisa da degli episodi che purtroppo non sono andati a nostro favore. Abbiamo avuto la possibilità di andare in vantaggio con Biabiany nel primo tempo ma non è successo, e su questa palla inattiva abbiamo preso gol. Poi c’ è stata l’espulsione di Jimenez dopo la quale è stato più difficile raggiungere il pareggio. Ci sono venute un po’ meno le forze ed infine è arrivato il secondo gol avversario che ha chiuso definitivamente la partita. L’espulsione di Jimenez? C’ è stata una imprecazione da parte di Jimenez ed il guardalinee ha pensato che lo avesse offeso e lo ha buttato fuori. Ha provato a spiegarglielo ma non ha voluto sentire ragioni. L’espulsione ha condizionato un po’ la nostra rincorsa al pareggio. Noi di certo non vogliamo un clima nervoso. Non ci deve essere spaccatura tra squadra e tifosi. Il nostro rammarico è che nel momento di difficoltà della squadra si sono sentiti i fischi e la gente ha abbandonato lo stadio. Questo secondo me non va bene. Conoscete il gruppo storico della squadra e sapete che da due anni ci sacrifichiamo perché il Parma se lo merita. Abbiamo conquistato una promozione e fino a gennaio abbiamo dato ottimi risultati. Ora c’è un calo ma ciò non significa che ci sia mancanza di voglia o determinazione. E’ un momento di difficoltà e noi chiediamo alla gente di starci vicini. Ricordiamoci che il nostro obiettivo è quello della salvezza e nonostante la sconfitta siamo sempre a sette punti dalla terz’ultima. C’è la voglia da parte nostra di salvarci il prima possibile. Ripeto, ringrazio i tifosi della curva che fino alla fine ci hanno sostenuto e noi siamo andati a ringraziarli per questo, consapevoli di non avergli regalato nessuna gioia oggi.
REJA: Avevo chiesto ai ragazzi di lottare su ogni pallone, non mi interessava tanto il fraseggio o il gioco, volevo vedere una squadra determinata. I giocatori ci sono, e’ importante crederci e avere autostima. Il Parma ha fatto una buona gara costruendo qualche occasione, poi noi abbiamo avuto una palla dentro di mezzo metro. Meno male che abbiamo vinto, così non dobbiamo discutere. L’importante è crederci e ritrovare l’autostima. La squadra si sente più sicura con la difesa a tre e così è stato. Rocchi è bravo nella profondità, Floccari è stato molto bravo a giocare tra le linee. Non è mica detto che Rocchi non possa giocare con Zarate. I giocatori bisogna metterli nelle condizioni per esprimere il massimo.