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Calcio Serie A

Ghirardi e il futuro: Io sto con Tavecchio. Mi auguro di poter tornare al mio posto

Ghirardi e il futuro: Io sto con Tavecchio. Mi auguro di poter tornare al mio posto

Non è un passo indietro ma poco ci manca. In un'intervista rilasciata a Radio Bruno, Tommaso Ghirardi ha aperto alla possibilità  di un suo ritorno alla guida del Parma in qualità  di presidente. Carica che riveste ancora ufficialmente, malgrado le clamorose di missioni di un mese e mezzo fa, in seguito all'esclusione dall'Europa League del Parma.

“Sono dimissionario, perché credo di aver subito un torto. Ritengo sia più corretto oggi essendo appunto in contrasto con la Federazione e con il Coni (vorrei ricordare che noi stiamo facendo una dura battaglia legale con queste due entità) avere una posizione dimissionaria per manifestare la mia grande delusione per l’ingiustizia subita. Questo non significa che la proprietà del Parma non sia mia e della mia famiglia. Non c’è nulla di strano, quindi, se vado a vedere un’amichevole o un allenamento. Il Parma è una società per azioni dove la mia famiglia è la maggior azionista e dove io ho dei forti interessi. Sarei stupido a non seguire i miei interessi. Questo non vuol dire, come ho sempre detto, che la mia posizione a oggi, fino all’approvazione del bilancio, rimane dimissionaria”.

Ghirardi, dunque, resta al comando del Parma, anche se nelle strane vesti di presidente dimissionario. Una protesta, una scelta di facciata, perché nella sostanza non è cambiato nulla.

Il patron dei crociati ha anche parlato dell’elezione di Tavecchio a presidente della Figc: “Sono contento perché è un lavoro cominciato diversi mesi fa – ha continuato a dire Ghirardi a Radio Bruno -. Da quando ci furono le dimissioni del vecchio presidente Abete, ci fu subito la candidatura di Tavecchio, il quale aprì dei buoni orizzonti a livello di programma alla Lega Serie A. Il Parma ha agito in maniera coerente, ha approvato questo programma e lo ha appoggiato sino alla fine. Siamo soddisfatti che il nostro candidato con il nostro programma abbia raggiunto l’obiettivo di diventare presidente federale”. L’elezione di Tavecchio potrebbe far cambiare idea anche a Ghirardi: “Mi auguro, con questa nuova Federazione, di trovare nuovi stimoli, di trovare supporto e magari di poter tornare al mio posto. Se non ci saranno dei cambiamenti, però, non ci tornerò. La decisione verrà, comunque, presa dopo l’approvazione del bilancio, perché questo bilancio l’ho gestito io da presidente ed è giusto lo chiuda io”.

Poi il calciomercato: “Siamo stati massacrati per un anno sia mediaticamente che da certe entità importanti della Federazione come coloro che commerciavano giocatori alla stregua del bestiame. Anche questa è stata una situazione vergognosa che mi ha portato a fare riflessioni. Noi abbiamo cercato di dar lavoro a tante persone, le abbiamo pagate tutte. Perciò dovremmo essere ringraziati dall’associazione calciatori e dagli enti che tutelano i calciatori, mentre siamo più volte stati additati come scorretti. E’ stata una critica vergognosa, che ci ha portato a riflettere, a ridurre in maniera importante il numero di nostri giocatori e ad aumentare il numero di disoccupati”.

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