Le lancette del countdown al primo obiettivo stagionale stanno scandendo gli ultimi istanti prima che quelle stesse lancette non vengano riattivate – e fermate il prima possibile – nel pomeriggio di domenica 23 giugno, quando Adriano Malori scenderà dalla rampa di lancio per giocarsi il Campionato Italiano a cronometro.
Migliorare il risultato del 2012 ripetendo quello del 2011: detta così sembra una ricetta semplice, assolutamente alla portata del 25enne della Lampre-Merida, suffragata, a maggior ragione, dalla splendida prima parte di stagione – iniziata a gennaio dal Tour di San Luis nella lontana Argentina – che il traversetolese ha disputato fin qui.
Le incognite tuttavia sono sempre dietro l’angolo e dopo il trionfale Bayern Rundfahrt di fine maggio, la condizione di Malori ha subito una piccola e fisiologica flessione in coincidenza del Giro di Slovenia, dove nella breve crono d’apertura di Lubiana (8,8 km) ha conquistato un 5° posto da rivalutare visto il lavoro specifico svolto in preparazione della crono tricolore, dove Adriano dovrà ritrovare un picco di forma.
Anche quest’anno si correrà sulle strade del Trentino (in val di Sole) ed il percorso della gara è tutt’altro che da specialisti – anche se bisognerà scaricare a terra tutti i cavalli possibili del proprio motore – e Adriano ne è consapevole: si partirà dai 480 metri di Mollaro e si arriverà ai 900 di Mezzana-Marilleva dopo 38,8 km in costante e leggera ascesa (pendeza media 1,1%, massima 5,6%), per uno sforzo che si misurerà tra i 55’ alla media dei 42 orari e i 49’ alla media dei 48. Solo due i tratti in lieve contropendenza: il primo superato l’abitato di Cles (dopo 12 km) sarà un tratto di circa 4 km dove si dovrà cercare di rifiatare pur non perdendo ritmo, riferimenti e terreno, il secondo in prossimità del traguardo negli ultimi 2 km di gara.
“Naturalmente punto deciso alla vittoria – confida Malori – anche se so che sarà dura e lo dico da quando ho visto altimetria e planimetria del percorso. Tra i favoriti sono quello più pesante e la mia recente condizione non è quella che volevo ma non dispero e ci metterò tutto me stesso, anche solo per ripagare tutte quelle persone che mi hanno aiutato negli ultimi allenamenti”.
Restare sul podio che occupa dal 2010, quando a Treviso da neoprof chiuse 3° dietro Pinotti e Cataldo, suoi primi e consueti avversari di domenica (oltre a Boaro, suo ex compagno di squadra ai tempi dei dilettanti), è il risultato minimo che Malori si è prefisso, ma bissare il successo ottenuto due anni fa nella calura siciliana – che gli consentì di indossare il body tricolore al Tour, corsa per la quale non si è ancora sciolta alcuna riserva sulla sua partecipazione – è ciò che sogna e vuole veramente. Poi inizierà un altro countdown, quello iridato, ma sarà un’altra storia.