Accordo su base triennale. "Qui c'è la storia di Parma, non potevamo rimanere assenti" ha dichiarato il presidente di Banca Monte, Alberto Guareschi
A volte ritornano. E sono attesi come la pioggia benefica sul campo arido. Banca Monte Parma rinnova l’accordo di sponsorizzazione con la Rugby Parma che trova così ulteriore energia per la sua corsa verso gli obiettivi di stagione. A dire il vero il logo della banca cittadina continuava ad apparire sul petto dei giocatori anche dopo quella che il presidente di BancaMonte, Alberto Guareschi, ha definito “Chip bancario, per coprire un momento di difficoltà” e la società ha sempre sperato, marcando stretto, nel rinnovo della partnership. In momenti come quello congiunturale che stiamo vivendo, se non si muovono le banche a sostenere l’impresa, ed eventualmente le società sportive in sofferenza, riesce ben difficile trovare risorse adeguate. Avevamo già sostenuto la tesi, era il 31 ottobre, che una “toccata e fuga” non sarebbe servita a nessuno, né alla società gialloblù che aveva messo solo un tappo poroso sulla falla né all’istituto di credito a livello di immagine, e che si aspettavano notizie corroboranti. Il ritorno a Palazzo Sanvitale le ha date ed i ringraziamenti di rito sono più che mai sentiti. Alberto Guareschi ed Erico Verderi per BancaMonte, Bruno Capitani e Bernardo Borri per la Rugby Parma hanno ufficializzato «l’accordo di collaborazione più che di sponsorizzazione», come lo ha voluto definire Verderi, triennale tra le due parti.
«Nonostante “mala tempora currunt”, abbiamo deciso di entrare con maggiore impegno nello sport dopo la cultura e l’esperienza di “Insieme per lo sport”» afferma il presidente di BancaMonte «Queste persone (indicando Capitani e Borri, ndr), sono la storia del rugby e noi non potevamo rimanere assenti. Io» prosegue Guareschi «non ho mai praticato rugby e lo vedo molto poco, spero me lo farete apprezzare e spero di portare bene come ho fatto col calcio». A tal proposito, visto che nel rugby si parla di identità e l’identità è comunque importante, ci permettiamo di far notare, come lo abbiamo fatto “a microfoni spenti” al presidente, senza polemica ma con puro spirito rugbystico, che la maglia crociata identifica il Parma calcio da sempre: auspichiamo che quanto prima si possa recuperare la storia e rivedere quindi i gialloblù a strisce orizzontali.
Banca Monte ha già diverse “collaborazioni” nel territorio, ad esempio con le giovanili del Rugby Noceto per rimanere in tema, ma ha anche allargato gli orizzonti andandosi a legare con la squadra di volley femminile Rebecchi Lupa Piacenza, neopromossa in A1 (chissà che presto non si assista ad un derby “bancario” con la Cariparma SiGrade…)
L’obiettivo dichiarato è quello «di dare sostegno a tutto il movimento; l’occhio va ai giovani e alle loro famiglie» ha dichiarato Verderi. Parole che collimano con quelle del presidente della Rugby Parma «Siamo molto contenti e riconoscenti a Banca Monte che ha dimostrato una disponibilità eccezionale. Un partner interessato ai nostri progetti che vogliamo continuare a sviluppare con riferimento ai giovani; e speriamo di portarne sempre di più».
Storia sì ma anche nouvelle vague, rappresentata sempre da Bernardo Borri uno che nel Dna oltre al notariato ha anche il rugby, tesa a ricostruire un processo oltre che un bilancio «Sin dai nostri primi giorni abbiamo cercato nuove collaborazioni che si sono concretizzate ora, dopo quella “provvisoria” di settembre. Questo accordo pluriennale ci dà sicurezza e ci permette di progettare e lavorare con tranquillità non solo per il Super10 ma anche all’allargamento della base».
Tutto è bene ciò che finisce bene: in casa gialloblù si augurano di poterlo dire anche fra qualche mese, “sportivamente” parlando.