Parma Calcio
Chivu: «Il gruppo ha capito, vuole la salvezza». Conte: «Un ultimo passo e poi…»

Dalla sala stampa del “Tardini”, le dichiarazioni a caldo del post Parma-Napoli (clicca qui per le pagelle), match terminato con un pareggio per 0-0.
A rispondere alle domande dei giornalisti presenti in conferenza i due mister, Cristian Chivu e Antonio Conte; per i crociati si è presentato davanti ai microfoni anche il centrocampista Hernani, per i partenopei il portiere Meret.
Le dichiarazioni raccolte, nella “pancia” dello stadio parmigiano, dalla squadra di SportParma.
CHIVU «Non mi posso lamentare. Abbiamo fatto il miglior primo tempo della mia gestione: per intensità, per atteggiamento, per gestione. Nel secondo le energie sono venute un po’ a mancare, è intervenuta anche la stanchezza dei giocatori che sono un po’ mancati in questa stagione, che si sono allenati poco. Sapevamo già in partenza di dover fare dei cambi, alcuni dopo un’ora, poi ci sono quelli che hanno tenuto 100′ come Circati, che non era facile dopo l’infortunio ma noi lo sapevamo: voglio esaltare pubblicamente la sua prova di oggi. Voglio esaltare la gran prova di Giovanni Leoni, contro un grande attaccante come Lukaku, ha fatto una grandissima prova, ha usato sia la forza fisica che l’intelligenza, quello che gli abbiamo chiesto. Anche Balogh ha fatto una grande partita: tutti e tre difensori giovani, ma oggi hanno fatto valere le loro qualità.
Sul diverbio con Conte? Io mi reputo il solito idiota che si mette in mezzo a una rissa e prende schiaffi da tutte le parti: sono andato a dividere quello che a me sembrava qualcosa di importante. All’arbitro deve essere arrivata qualche informazione diversa. Mi dispiace, chiedo scusa ai ragazzi perché la settimana prossima non sarò in panchina. Porgo anche l’altra guancia, le prendo da tutte le parti e non c’è problema.
Noi sapevamo che dovevamo far punti già tre mesi quando siamo arrivati. Essere arrivati all’ultima partita in stagione con la possibilità di stare in Serie A è merito dei ragazzi, che si sono calati in questa realtà e questa situazione. Siamo abituati a lavorare con questo tipo di pressione, dover affrontare una partita a settimana con l’obiettivo di far bene.
Questa squadra ha sempre messo a disposizione del gruppo tutto quello che aveva dal punto di vista caratteriale, fisico, tecnico e tattico. Questo gli fa onore, ma tutti noi che facciamo parte di questo gruppo abbiamo la voglia matta di mantenere questa categoria, perché ci piace, perché vogliamo regalarla a questa città e a questi tifosi. Questo è un gruppo giovane, in cui qualcuno ha dovuto lasciare indietro qualche personalismo, qualche egoismo. Dobbiamo sottolineare la disponibilità totale di ragazzi che sono venuti in panchina acciaccati, fasciati e si sono messi a disposizione anche per giocare tanti minuti, come Bernabé, che ha fatto solo un allenamento. Questi ragazzi hanno tanto amore per questa maglia, questa città e vogliono far di tutto per restare in Serie A.
Non è bello parlare di “vecchi” (ride, ndr): diciamo “calciatori con più esperienza”. Ci vuole anche questa, ci vuole tutto: si sono messi a disposizione del gruppo. Vogliacco non ha fatto nemmeno un allenamento e aveva una fasciatura stretta ma ha detto che se servivano 5′ li avrebbe fatti. Estévez lo stesso. È un gruppo che ha capito la realtà in cui si trova, vuole far di tutto per uscirne e centrare l’obiettivo.
In una squadra di calcio ci sono sempre alti e bassi, se vogliamo guardarli in un’inquadratura un po’ critica è chiaro che si vedono cose che, per come la vedo io, c’entrano poco con il calcio. Questo gruppo ha sempre cercato di dare il massimo come prestazione individuale e collettiva: a volte ci riesci, altre meno. Nel calcio, ho sempre detto, che si vince, si pareggia o si perde ma dalle sconfitte bisogna sempre prendere qualcosina e imparare. Ultimamente la nostra maturità caratteriale è saltata fuori, poi gli episodi possono essere a tuo favore o no. Poi che si poteva fare qualcosina in più, quello sempre ma non vale la pena perdere tempo a discuterne. Quel che conta è che abbiano sempre voglia di lavorare, e si meritano.
Un messaggio, a prescindere da quello che succederà: questa squadra farà di tutto per onorare la maglia e il rispetto dei tifosi. Però io anche chiedo a loro di portare sempre questo tifo al Tardini. Vi garantisco che questa squadra sta facendo di tutto per superare queste difficoltà che, vi garantisco, abbiamo quasi tutti i giorni.».
HERNANI «Dobbiamo tenere stretto quello che abbiamo fatto oggi, con la gente che ti spinge e ti emoziona. Era una partita difficile, ma abbiamo dimostrato maturità e qualità. Potevamo aggiungere qualcosa in più, ma ci teniamo stretto questo punto. Ci sono dei momenti nella vita che ti fanno imparare, ti mettono su una strada che ti porta delle gioie: dopo una partita così col Napoli, dobbiamo andare a giocare con lo stesso spirito e le stesse emozioni contro l’Atalanta.
Qualche volta ci manca qualcosa in questo tipo di partita, abbiamo delle qualità che non sempre riusciamo a esprimere, come a Empoli. Ci sono momenti della vita in cui dobbiamo dimostrare le qualità e farle uscire. La differenza di atteggiamento tra le grandi e le piccole non è questione di motivazione: a volte non riusciamo a esprimerci al meglio. Ci manca ancora un compromesso, ma ancora abbiamo un obiettivo da raggiungere e dobbiamo tenere duro.
Siamo un po’ più grandi e dobbiamo tenere stretta questa cosa. Abbiamo ancora tanto da imparare, ma quello che abbiamo vissuto nel percorso lo mettiamo a disposizione: anche Milan che è arrivato dopo, come Ale (Vogliacco) ed Estévez».
CONTE «Sono molto stanco. La testa sull’ultima partita l’abbiamo già messa, manca quest’ultimo passo e dobbiamo cercare di farlo, assolutamente. Quello che mi sento di dire a Napoli e ai napoletani è di stare concentrati, di stare sul pezzo e non tirare fuori bandiere con numeri a caso. Questi ragazzi hanno bisogno di essere veramente spinti verso un traguardo storico, dopo appena due anni ma in una maniera, fidatevi, inimmaginabile. Alla fine, vai a vedere, siamo la squadra che è stata più in testa in classifica. Da gennaio in poi abbiamo dovuto gestire situazioni sempre in emergenza, anche oggi. Sembra tutto normale, ma anche oggi vieni a giocare una partita del genere senza Lobotka, senza Buongiorno, che è stato praticamente in infermeria per tutto il girone di ritorno, avevamo trovato Juan Jesus come suo sostituto ma lo abbiamo già perso. Oggi vederci lì ci deve dare grande orgoglio, a tutti quanti: sono state superate tantissime difficoltà. Di questo va dato pieno merito ai ragazzi. Va fatto l’ultimo passo e dobbiamo farlo insieme, anche coi tifosi, in maniera seria. Allora celebreremo come Dio comanda.
La mia assenza col Cagliari? Dispiace, perché uno lavora tanto durante l’anno. Sinceramente mi ha dato molto fastidio l’ostruzione che ha fatto il Parma nel secondo tempo. Se andate a vedere abbiamo giocato pochissimo; ho avuto la fortuna e la bravura di allenare in Inghilterra, dove queste cose vengono fischiate sonoramente. Capisco che ci sono obiettivi diversi, ma a tutto c’è un limite e mi ha dato molto fastidio e ho avuto un contatto. Mi auguro in futuro che queste ostruzioni così plateali vengano evitate, sia da una parte che dall’altra.
È stato molto complicato arrivare a essere in testa con un punto in più a una giornata dalla fine con la rosa ridotta all’osso. Ogni tanto bisogna anche usare il cervello: questi stanno davvero raschiando il fondo del barile e stanno lì a rompere le palle a tutti? Due anni fa lo Scudetto è stato vinto in carrozza, in carrozza.
Per la prossima partita è inevitabile entrare in un’altra dimensione, è una situazione totalmente diversa da affrontare rispetto a vincere uno scudetto con 4 o 5 giornate d’anticipo. Sì, ci sono ragazzi che hanno già vinto uno Scudetto, ma non sono abituati a fare un testa a testa come questo. Dopo 10 finali, siamo arrivati adesso all’ultima. Cosa dirò in questi giorni? Andiamoci a prendere lo Scudetto».
MERET «Ho visto una squadra molto attenta e concentrata in fase difensiva, con grande voglia di aiutarsi. Potevamo fare di più in fase offensiva, ma alla fine le nostre occasioni le abbiamo avute con due traverse e un palo. Un punto che ci teniamo stretti, manca un ultimo passo e vogliamo concludere in bellezza. Il Parma si stava giocando la salvezza e non ci ha regalato la vittoria. Ha fatto la sua partita e l’ha fatta bene, chiudendosi e senza concederci spazi. Adesso bisogna avere la capacità di essere più lucidi possibili e sappiamo che se diamo il 100% possiamo toglierci una grande soddisfazione, dobbiamo assolutamente sfruttare questa occasione. Sicuramente il percorso dello scorso Scudetto è stato molto diverso, con un grande vantaggio sulla seconda e riuscivamo a chiudere prima le partite. Questo Napoli ha dimostrato di sapere essere sempre squadra, saper lottare. Sicuramente questo è un percorso più sofferto, ma se siamo lì bisogna darci anche del merito.»
(In copertina, gli allenatori Chivu e Conte a bordocampo in Parma-Napoli 0-0 – ©Foto: Lorenzo Cattani/SportParma)
