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lex difensore del Parma Calcio Cesare Bovo ospite a PARMATALK 12a puntata 07.01.2025

Parma Calcio

Bovo a SP: «Buon pari a Torino, felice per Valenti. Lo spareggio del 2005? Da brividi»

Bovo a SP: «Buon pari a Torino, felice per Valenti. Lo spareggio del 2005? Da brividi»

Prima puntata del 2025 per il webshow di SportParma “PARMATALK” che, per commentare la trasferta di Torino contro i Granata, ha avuto in collegamento il doppio ex Cesare Bovo.

Nel corso della 12ª diretta streaming stagionale (clicca qui per vederla), l’ex giocatore, che fu protagonista a Parma nella stagione 2004/2005, ha commentato così lo 0-0 degli uomini di mister Pecchia allo stadio “Olimpico – Grande Torino”: «Suzuki ha fatto delle parate veramente importanti, soprattutto nel primo tempo. Credo che alla fine il pareggio sia un risultato importante per il Parma, un po’ meno per il Toro. In partite come questa è importante tornare a casa almeno con un punto».

Da difensore qual è stato in carriera, Bovo si è anche soffermato sulle recenti prestazioni del ritrovato Lautaro Valenti che lui stesso aveva avuto modo di allenare nel 2020/2021 quando era tornato nel Ducato nelle vesti di collaboratore tecnico. «Valenti è un giocatore che ha grande fisicità e ottime qualità. Quando è arrivato 4 anni fa si sono viste fin da subito le qualità: poi qualche problema fisico, gli infortuni e anche l’inizio che non è mai facile. Anche Osorio è un giocatore fisicamente straripante, che l’anno scorso ha fatto benissimo in B. Sono contento che Valenti abbia fatto gol la settimana scorsa, anche perché ha avuto problemi fisici e capisco cosa si prova quando succedono. Sono tutti ragazzi molto a modo, di Valenti ho un ottimo ricordo».

A proposito della sua seconda esperienza parmigiana, nello staff tecnico dell’allora allenatore Fabio Liverani: «Per esigenze in questo momento, nonostante abbiamo un ottimo rapporto e siamo amici, mi sono staccato per una scelta di vita, per stare vicino alle mie figlie. Ad oggi non faccio parte del suo staff, ma il mister è una persona competente e molto bravo. Ho avuto presidenti che mi hanno dato la possibilità di lavorare con tanti allenatori e Fabio è uno che ne sa. Come tutti dobbiamo sempre migliorare qualcosa. Quell’anno (il 2020/2021) non sono arrivati i risultati, però dico che nel girone di ritorno non è cambiata la storia. Anzi… Io penso che Fabio possa togliersi buone soddisfazioni in futuro, le capacità sono tante. Peccato, a Parma c’era veramente tutto per far bene: a volte si arriva al posto giusto nel momento sbagliato» ha rivelato Bovo.

La carriera da giocatore di Cesare, 42 candeline sulla torta da spegnere fra sei giorni, si è chiusa in anticipo a causa di quelle ginocchia troppo logorate dai campi, ma l’esperienza di vent’anni fa in Emilia fu una delle più belle in carriera, con 42 partite giocate per un totale di 3.527′ giocati: «Ricordo molto positivo – ha ammesso l’ex difensore romano –. Sono molto legato a Parma, ho dei ricordi bellissimi. Per me era il 2° anno in Serie A: arrivavo dal Lecce, dall’Europeo vinto con l’U21 in Germania e poi dalle Olimpiadi. Ero un ragazzo giovane: quella è stata una stagione a livello di crescita bellissima. Mi piaceva tantissimo Parma, ma è stata una stagione difficile. Fu l’anno dopo il crac Parmalat: l’anno prima il Parma arrivò 5°. La squadra era fatta da giocatori fortissimi, io ero un giovane di prospettiva ma c’erano importanti: Morfeo è quello che ricordo con più piacere perché era fantastico sotto tutti i punti di vista; poi Gilardino, Bresciano, Simplicio, Bonera, Paolo Cannavaro, Marchionni, Frey in e ne dimentico alcuni… Eppure, quell’anno fu un’agonia. È stato stupendo, invece, il percorso in Coppa UEFA. Fu il primo anno con i gironi a 5 squadre con due qualificazioni per girone: ci qualificammo e poi andammo a giocare contro squadre fortissime come Austria Vienna, Stoccarda e Siviglia, che quell’anno aveva Julio Baptista… Nella semifinale di ritorno col CSKA Mosca non ci fu partita, però potevamo vincere l’andata: con un colpo di testa dentro l’area piccola… Peccato».

Sempre riguardo la stagione 2004/2005, in cui nel complesso Bovo segnò 2 gol e confezionò 2 assist, memorabile fu il doppio spareggio salvezza, giocato da protagonista: «Un’attesa incredibile. All’andata i brividi, uno stadio così non si era mai visto in tutto l’anno. Perdemmo 0-1, immeritatamente. Al ritorno arrivammo prestissimo al Dall’Ara, la tensione era tanta. E poi la gioia finale ancora di più. Rimanemmo allo stadio fino a mezzanotte e mezza/l’una perché fuori ci furono dei “casini”. A Parma non sono mai successi: Parma era fantastica perché andavi a casa col trolley a piedi e nessuno che avesse mai detto una parola fuori posto. È ancor oggi un po’ fuori contesto, perché in Italia non succede una cosa in altri posti quando perdi» ha commentato Bovo, che ha aggiunto, infine, un curioso aneddoto riguardante il primo spareggio-retrocessione contro il Bologna. «Uscii a piedi dallo stadio, dopo aver perso, preoccupato. Fuori non c’era nessuno, incontrai un signore che mi disse: “Non ti preoccupare, ché vinciamo la prossima”. E io gli dissi: “Ma so’ finite le partite…”. Eppure c’ha avuto ragione!».

CLICCA QUI PER VEDERE LA12ª PUNTATA DI PARMATALK

 

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