Direttamente dal suo Uruguay, Gastón Brugman, ex centrocampista gialloblù, è stato il super ospite in collegamento nella puntata numero 11 della quinta stagione di PARMATALK (clicca qui per vedere), il webshow sul Parma Calcio.
Nella puntata dedicata al “cappotto” del Parma in quel di Roma, il 32enne mediocampista ha affermato, un po’ sorpreso, che quella dei crociati «all’inizio sembrava una squadra ben organizzata, ben fatta. Questa sconfitta dice che la squadra non è stata all’altezza. Ma è così, bisogna passare anche da questo. Si sapeva che la Roma non era nel miglior momento e invece è arrivato un risultato pesante».
Inevitabile parlare del suo (recente) passato nel Ducato, dove era arrivato nel 2019 con la proprietà parmigiana e, dopo un paio di stagioni, mandato via all’improvviso dal nuovo presidente Kyle Krause a fine agosto 2022: «Ci sono rimasto malissimo quando me ne sono andato da Parma. Dovevo rimanere ed essere importante nello spogliatoio: non sarei stato il capitano, ma avrei avuto un ruolo importante – ha riferito l’uruguaiano, 54 presenze per un totale di 3.366’ giocati (con 1 gol e 4 assist) in crociato –. Poi, a una settimana dalla partenza del campionato, mi avevano detto che me ne sarei dovuto andare. Il motivo? Ne avevo parlato con Maresca, mi aveva comunicato che non era stata una scelta tecnica, ma della società. In 5 giorni mi ero dovuto cercar squadra e poi partire».
I suoi compagni di squadra di quel tempo lo definiscono con un semplice aggettivo: Brugman è da sempre uno tranquillo. Pertanto, fa ancora più specie un allontanamento così brusco. «Che idea mi sono fatto? Brutta. La società vecchia mi aveva voluto fortemente e mi aveva portato da Pescara a Parma: mi ero trovato bene, sempre positivo. Invece con l’ultima società, era iniziata bene, ma poi questo cambiamento… I risultati a livello di gruppo non erano stati positivi, eravamo retrocessi. Ma sapevo che potevo fare la differenza in Serie B come negli anni passati: io ero pronto a rimanere per cercare di risalire subito col Parma, ma purtroppo non ho avuto l’opportunità di farlo e nemmeno l’occasione di dire “Voglio rimanere qua”. La scelta era già fatta».
Una considerazione anche su Hernani, suo compagno di squadra nel Parma 2020/’21 e anche suo grande amico. All’Olimpico contro la Roma il brasiliano, classe ’94, era il più “vecchio” dei suoi in campo: «Herna ne ha passate anche con me: a Parma in quel periodo c’erano state contestazioni. Lui sa che è un momento brutto, ma dipende anche dai giocatori cambiare il momento. Lui è un giocatore completo, è il classico brasiliano a cui piace scherzare: sa entrare nei giocatori nel modo giusto, può dare una grande mano».
CLICCA QUI PER VEDERE L’11ª PUNTATA DI PARMATALK