Intervistato in esclusiva per il programma radiofonico "Tempi Supplementari", in onda su Radio Tau e condotto da Ugo Mencherini e Vittorio Longo Vaschetto, il Direttore Generale del Parma, Pietro Leonardi, lunedì scorso, è tornato a parlare del futuro del Tardini.
L’occasione per tornare a parlare dell’impianto cittadino è la candidatura italiana ad ospitare gli Europei 2016, che potrebbe essere un’occasione per rinnovare gli stadi o costruirne di nuovi. In entrambi i casi, in caso di assegnazione della manifestazione all’Italia, Parma potrebbe essere in concorrenza con Bologna: “Prima di tutto – spiega Leonardi – tengo a sottolineare che non si tratta di una gara ciclistica o automobilistica quella tra Parma e Bologna; sappiamo tutti che c’è la possibilità alla candidatura all’Europeo 2016 e in questo momento si fanno tutte le valutazioni del caso. Indipendentemente da questo, si stavano già facendo degli studi riferiti a quello che potrebbero essere aspetti migliorativi per un qualcosa di ancor più accogliente e più produttivo. Questo è già stato detto da noi, perciò stiamo studiando se è il caso di farlo con le migliorie sul Tardini o valutare altre soluzioni. Ritengo che tutto questo, poi, sia stato spostato in attesa dell’approvazione del decreto legge.”
La questione è sempre la stessa: migliorare il Tardini o costruire uno stadio nuovo. In questa decisione molto peseranno anche le autorità locali: “Noi abbiamo un ottimo rapporto con le istituzioni locali – continua Leonardi -, perciò su questo aspetto non abbiamo problemi. Dobbiamo, però, rispettare la nostra gente che ha la volontà di continuare la storia del Parma nel Tardini; perciò, lo studio approfondito – e la prima opzione -, è quello di migliorare eventualmente il Tardini, facendo così felici tutti”.