Dopo gli impegni con il suo Venezuela, con cui ha sfidato anche l’Italia, il difensore Yordan Osorio è pronto a rituffarsi sul Parma.
Magari anche per provare a sfatare il personale tabù post sosta, visto che al rientro dai viaggi transatlantici, il numero 3 crociato non ha mai messo piede sul calcio: era successo alla 5ª giornata (a Catanzaro), alla 10ª in casa contro il Como e alla 14ª nel derby d’andata con il Modena. Stavolta, però, l’ex centrale di Zamora, Porto, Vitoria Guimaraes e Zenit San Pietroburgo è rientrato con qualche giorno d’anticipo e potrebbe essere del match. Nel corso della lunga intervista concessa stamane a TuttoSport, ha anticipato alcuni temi della prossima partita, quella contro il Catanzaro: «Sono forti. Poi, tutti vogliono vincere quando giocano con noi, arriva la capolista e giocano una partita a parte rispetto al resto del campionato, nella quale danno tutto». Il difensore della Vinotinto ha replicato anche a Vincenzo Vivarini, tecnico dei calabresi, che aveva sostenuto che il Parma fosse primo (con merito) non per il gioco ma per la forza: «Non sono d’accordo. Noi siamo primi perché da tempo lavoriamo bene insieme, siamo un grande gruppo. Siamo primi per il lavoro che stiamo facendo».
Se la presenza di Osorio resterà un rebus che il solo Pecchia sarà in grado di risolvere, quella del compagno di reparto Circati sembra essere più una certezza. «E’ molto giovane ma è già molto forte. Ha tutto per diventare un grande, anche il fisico» ha detto sul suo giovane compagno di reparto, promettente come tanti altri baby promesse. «Ce ne sono tanti buoni – prosegue Osorio–. Ma io dico Bonny, se continua a crescere così, diventerà il più forte. Gli attaccanti si notano di più, se ne parla di più. Poi lui con noi ha trovato la squadra giusta per crescere al meglio, è perfetto per il nostro gioco. Può diventare un grande».
Il classe ’94, arrivato in Emilia nell’ottobre 2020, ha parlato anche del suo ormai lungo rapporto con il Parma, che per altro è stato di recente prolungato: «Sono felice di essere qui perché stiamo facendo una grande annata. Tutti veniamo da un anno molto positivo, abbiamo lavorato bene. Questa è una A che ci meritiamo. Da poco ho prolungato ancora un anno, fino al 2025. Come dicevo prima, qui sono proprio felice. E ora andiamo in A, per esserlo ancora di più».