Parma e Catanzaro, avversarie nel lunedì di Pasquetta, non saranno in vena di troppi regali.
Contrariamente al clima festivo, le due formazioni che scenderanno in campo al “Tardini” nel prossimo turno di Serie B vorranno rimanere fedeli all’atteggiamento “spietato” che le ha contraddistinte nelle prime 30 giornate di campionato. Entrambe prediligono un gioco votato all’attacco, ma accompagnato da una buona dose di cinismo sotto porta: se ci si rifà alle statistiche, balza subito all’occhio come i Crociati e le Aquile del Sud siano sul podio del campionato cadetto per lo sfruttamento delle occasioni fra distribuzione dei gol, tiri eseguiti e quota di tiri precisa.
Iemmello e soci, a segno in 47 occasioni in stagione, per tiri totali (375) e tiri nello specchio (280) sono penultimi di poco davanti al Südtirol, ma come la squadra ora guidata da mister Valente – che ha trovato 39 gol calciando 246 volte tra i pali avversari, 355 in tutto – hanno una percentuale altissima nella precisione delle conclusioni (12,5% per i calabresi, 11% per gli altoatesini).
Dal canto loro, i Crociati – quarti per tiri complessivi (535), secondi per conclusioni “centrate” (396), primi per marcature (57) –, dimostratisi oltremodo spietati nel match d’andata al “Ceravolo” (0-5 il finale), confermano tutta la loro freddezza se si paragonano questi dati al parametro della quota tiri (pari a un 10,7%). Tradotto: ogni circa 10 conclusioni la squadra di Pecchia trova un gol. E nell’arco dei sette mesi di questo campionato si sono abituati a farlo indipendentemente dalla presenza di un cannoniere di razza nel cuore dell’area avversaria: sono, infatti, 14 i differenti marcatori stagionali. I più prolifici? Man (11 gol) e Benedyczak (10), l’ala di destra e l’ala di sinistra. Più efficaci di così…