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Parma Calcio

La Samp ne fa 498 in più in A, ma il Parma non se n’è accorto

©Foto: Lorenzo Cattani

La Samp ne fa 498 in più in A, ma il Parma non se n’è accorto

Ci sono pochi dubbi sul fatto che Parma e Sampdoria siano le due squadre più “nobili” della serie cadetta, in termini di blasone e storia, oltre che di trofei vinti.

Sono 4 le vittorie crociate in ambito nazionale e altrettanti continentali, per un totale di 8; una in meno complessivamente per i liguri – con la sola Coppa delle Coppe del 1990 come trionfo internazionale – ma unici tra tutte le 20 di B a poter vantare nel palmares uno Scudetto (stagione 1990-’91). Lo stesso dicasi per le partecipazioni alla Serie A: compresa l’apparizione nella stagione 1925/’26, nell’allora Prima Divisione, sono 28 per i gialloblù (terzi alle spalle del Palermo con 34), un numero lontanissimo dalle 66 dei doriani.
Ma se Parma e Samp hanno un destino in comune come due nobili del calcio lontane dai fasti del passato nella massima competizione nazionale, la domanda su quale rosa fosse «più abituata alla Serie A» – in attesa che il campo emettesse il suo verdetto (piuttosto netto in favore del Parma)  – ha trovato rifugio nella matematica.

E allora, distinte alla mano, il podio delle presenze è tutto sampdoriano: sul gradino più basso Verre, con 150 presenze in A, staccato di sole 8 partite da Depaoli (158), ma tutti impallidiscono di fronte alle 209 di Murru. Addirittura la medaglia di legno va ancora a un doriano, viste le 60 partite in Serie A di Stojanović con la maglia dell’Empoli.
Il calciatore del Parma con più presenze in Serie A tra i titolari? Nahuel Estévez. Il volante bonaerense ne aveva totalizzate 27 (comunque 2 in meno dell’avversario Matteo Ricci) nella stagione ’20-’21, quando contribuì all’incredibile annata dello Spezia di Italiano, coi liguri per la prima volta in Serie A. Seguono le 23 di Osorio e le 21 di Mihaila, per entrambi tutte in maglia gialloblù (fatta eccezione per le 5 con l’Atalanta del romeno), così come le 18 di Sohm e le 14 di Man; 13 infine per Di Chiara col Benevento. Stupisce lo 0 di fianco al nome di Leo Chichizola, meno di certo quelli di Bernabé e Bonny, praticamente entrambi alla prima esperienza da attori protagonisti in palcoscenici così importanti. Allargando il discorso anche al di fuori dei titolari, spiccano nel Parma – in panchina – le 83 di Hernani (65 proprio coi crociati, le altre col Genoa), ma soprattutto – in tribuna – le 171 fra Genoa, Inter e Torino di Ansaldi, indiscusso recordman gialloblù. Vanno comunque ricordati gli assenti anche tra gli avversari: Andrea Conti (107, 11 proprio nel Parma), Borini (89) e Barreca (58).

Salta all’occhio anche la nazionalità dei titolari delle due squadre: 7 su 11 tra i padroni di casa della Samp erano italiani, più il portiere Stankovic, serbo di origine ma nato a Roma, e il “canterano” blucerchiato Yepes; al contrario, per nove undicesimi il Parma schierava giocatori stranieri, coi soli terzini capitan Delprato e Di Chiara a battere bandiera tricolore.

Estendendo il conteggio delle presenze non solo alla Serie A, ma anche alle leghe di primo livello estere, nella Sampdoria sono emerse soltanto le 167 di Stojanović (tra gli sloveni del Maribor e i croati della Dinamo Zagabria). Nel Parma qualcuna in più: a 22 anni, quando arrivò a Parma, Man aveva giocato già 114 partite, condite da 41 reti, coi romeni della Steaua București (oltre a 20 presenze e 4 gol nelle competizioni UEFA per club); poco lontane le 102 di Osorio, vero e proprio talismano di Zamora FC (Venezuela), Porto (seppur con una sola presenza) e Zenit San Pietroburgo, visto che con tutte queste ha vinto il rispettivo campionato nazionale – 3 con lo Zamora, più una coppa e una supercoppa di Russia con lo Zenit – oltre alle due stagioni coi portoghesi del Tondela. Più staccati Mihaila a 62 (tutte in patria con l’Universitatea Craiova) e Chichizola, 40 caps tra Las Palmas, Getafe e River Plate, squadra con cui debuttò a nemmeno 20 anni e visse la catabasi della drammatica retrocessione del 2012 e la successiva anabasi con la vittoria della Copa Sudamericana nel 2014. Chiudono il recapito delle presenze Estévez (37), tutte nell’Estudiantes de La Plata, e lo svizzero Sohm (39) ai tempi dello Zurigo.
Conti alla mano, il saldo finale recita così. Presenze in Serie A titolari Sampdoria: 617; presenze in Serie A titolari Parma: 119. Allargando alle leghe estere di primo livello: 884 per la Samp, 531 per il Parma. Il gap si riduce, ma rimane comunque abbastanza ampio.

Impossibile sottrarci al confronto fra gli allenatori. Se di Pirlo è persino inutile aggiungere qualcosa alle 493 presenze (58 gol) in Serie A da giocatore e 38 come allenatore della Juventus nella stagione ’20-’21, bisogna notare come pure Pecchia non sfiguri affatto, anzi: da calciatore sono 337 i gettoni nella massima Serie (con 41 reti, una media gol a partita leggerissimamente superiore a quella del collega), da allenatore pareggia le 38 panchine alla guida dell’Hellas Verona ’17-’18, ma non vanno scordate le esperienze come vice di Rafa Benitez a Napoli, oltre Madrid e Newcastle.

Cosa resta dunque di tutti questi aridi numeri? Più che risposte, sorgono domande. Quanto è cambiato il calcio e in che direzione sta andando rispetto a quello da cui i nostri ricordi non ci lasciano svincolare? Quanto è formativa la nostra scuola se ragazzi con zero o poche presenze in A dominano in lungo e in largo? Il talento ha età o nazionalità, non esiste più o ce lo stiamo solo perdendo? È la fine della noblesse oblige anche nello sport? Di certo rimane solo lo 0-3 per il Parma, che fornisce una risposta chiara alla domanda iniziale: il calcio non vuole una verità assoluta, la rifiuta, sempre meraviglioso a farsi guardare e a farci stupire. Non deludiamolo.


LE PRESENZE IN SERIE A DEI TITOLARI DI SAMPDORIA-PARMA 

SAMPDORIA (617): Stankovic (0); Stojanovic (60), Ghilardi (o), Gonzalez (0), Murru (209); Ricci (29), Yepes (9), Giordano (0); Depaoli (158), Verre (150); De Luca (2).

PARMA (119): Chichizola (0); Delprato (0), Osorio (23), Balogh (3), Di Chiara (13); Sohm (18), Estévez (27); Man (14), Bernabè (0), Mihaila (21); Bonny (0).

Sampdoria Parma le presenze in Serie A dei 22 giocatori iniziali

 

(In copertina, l’undici di partenza del Parma Calcio contro la Sampdoria – ©Foto: Lorenzo Cattani/SportParma)
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