Non basta la festa di Ognissanti a fermare il campionato di Promozione, in campo nel 10º turno, infrasettimanale per l’occasione.
Obbligatorio partire dalla sorpresa di giornata: il Noceto si rende assolutamente la grande protagonista di questo mercoledì di partite, grazie a una clamorosa rimonta ai danni dell’armata biancorossa del Gotico Garibaldina, prima della classe. I piacentini si presentano al campo “Il Noce” con tutte le intenzioni di procedere con il proprio formidabile cammino, e lo dimostrano portandosi avanti all’8′ minuto, quando Spotti mette a segno la sua quarta marcatura personale. Con il parziale di 0-1, firmato dal numero 7 ospite, si rientra negli spogliatoi al termine del primo tempo, ma è nella seconda frazione che i nocetani si fanno carico della situazione e diventano padroni del proprio campo. La fase offensiva confezionata da mister Setti – che ha fatto vedere numeri sin qui molto superiori a quanto raccolto in termini di punti – decide di far vedere il proprio valore nella ripresa: poco prima dell’ora di gioco il classe 2002 Sipone oltrepassa le resistenze di Terenzio e riapre completamente la partita. Salgono i toni, i gialloblù rimediano 3 ammoniti (che saranno 4 al triplice fischio), ma bastano dieci minuti al giovane subentrato Zeffirini per trovare un impronosticabile vantaggio (83′). Per la seconda volta in campionato il Gotico Garibaldina concede 2 reti ai propri avversari, ed esattamente come nell’altro caso – vittoria per 2-1 del Real Sala Baganza alla 5ª giornata – ritorna sconfitto dalla trasferta in terre parmensi. Il Noceto aggancia proprio i salesi insieme al Boretto a quota 12 e, grazie alle due vittorie consecutive, cambia drasticamente la sua posizione nelle griglie del campionato, i nocetani sono ora 13esimi.
Batte un colpo Il Cervo, finalmente vincitore davanti alla sua gente (sul campo sintetico) nel derby con il Real Sala Baganza. Una partita che ha tutti i contorni di una lotta epica per i neroverdi, precipitati in svantaggio al 20′ del primo tempo: Tommasini si incarica della battuta del rigore fischiato ai salesi e questa volta non può arrivarci il numero 1 Oppici, protagonista nel precedente match casalingo (il derby con la Futura Fornovo Medesano) di un penalty parato a Traore. Reazione dei padroni di casa, che vogliono evitare di chiudere in svantaggio i primi 45′, ma per riuscirci devono servirsi anche dei 3 minuti di recupero, in cui il vice capitano Delnevo pareggia i conti e manda tutti negli spogliatoi sul risultato di 1-1. Passano 15′ dall’inizio del secondo tempo ed Il Cervo rimane in dieci, a causa dell’espulsione del centrocampista Ruggeri. Ma ci pensa il coetaneo Porti (classe 2003) a levare le castagne dal fuoco a mister Fava: prima una traversa sverniciata su un colpo di testa perentorio, poi uno slalom per entrare in area e una gran conclusione in gol per quella vittoria che mancava da troppo tempo a Collecchio. Chiudono in nove i padroni di casa, quando viene mostrata la seconda ammonizione anche a Mercadanti, che lascia così in doppia inferiorità numerica i compagni a difendere il vantaggio. I neroverdi salgono ora a 8 punti e, sebbene occupino ancora l’ultimo posto, possono guardare con rinnovato entusiasmo alle posizioni soprastanti; il Real Sala Baganza perde molte posizioni a causa dei risultati sugli altri campi, sono 12 i punti per mister Lombardi (oggi assente in panchina per squalifica).
Allerta confermata: i gol sono arrivati in quantità, ma è stato solamente il Felino (15) a farne le spese. Il 3-0 subito per mano dal Campagnola rimette in discussione i rossoblù, ancora alla ricerca di quella costanza e quella fiducia necessari per continuare a sognare in grande. I reggiani passano avanti sin dal primo tempo, con il numero 10 Sgro che capitalizza una massima punizione fischiata in proprio favore, quando il cronometro segna il 20′. Ma non è sufficiente nelle idee dei rosanero, che vanno alla ricerca del raddoppio. Viene così il momento di 7 Allai, che sembra aver preso gusto nel segnare dopo la doppietta di domenica al Carignano: il numero 7 di casa supera nuovamente Vlas e regala il 2-0 ai padroni di casa proprio al 45′. Nel secondo tempo c’è spazio anche per la rete del capocannoniere della squadra Gargiulo (65′), che si toglie la sua settima soddisfazione personale e si piazza nel trio di inseguitori di Cocchi nella classifica dei bomber, mentre restano solamente le incertezze sul percorso per mister Rizzelli e i suoi.
Si conclude con un pareggio l’inedita sfida tra Sammartinese e Futura Fornovo Medesano. Mister Piscina non può fare assolutamente a meno del suo tridente offensivo e basta guardare i numeri per capire perché: 10 dei 15 gol segnati hanno visto esultare il 9, il 10 o l’11. Oggi è stato Traore a dare l’illusione del vantaggio ai suoi compagni, sbloccando il risultato al 9′ del primo tempo. Vantaggio che non ha assicurato i tre punti alla formazione dei due comuni: la beffa arriva al minuto 86, quando i neroverdi della provincia di Reggio Emilia riprendono le redini della partita con il gol di Dabré e costringono i parmensi ad accontentarsi di 1 punto. 7 punti (con rimpianti) in 10 giorni per la FFM, che continua nel suo ottimo periodo di forma e la risalita delle vette più alte, e fanno 15 in tutto, a pari con con Felino e Carignano, grazie alla cadute di quest’ultime.
A chiudere le fila, proprio il Carignano (15), impegnato sul campo neutro di Pomponesco (Mantova) nel posticipo delle ore 16 con il Boretto. Confronto tra due delle più burbere difese del campionato, che confermano il loro status di rocciosità mantenendo il risultato su un pareggio a reti bianche fino al minuto 93′. Passa circa un quarto d’ora del secondo tempo che i “padroni di casa” perdono il difensore Rocchi, espulso dall’arbitro Battilani della sezione di Imola. Ma, nonostante l’inferiorità, in pieno recupero sarà proprio il Boretto a trovare l’episodio che indirizza la partita: calcio di rigore. Dagli 11 metri al 93′ va Carlucci, che spiazza Peretto e mette in cassaforte 3 punti importantissimi per i biancoazzurri. Per i parmigiani una sconfitta che frena le ambizioni, ma non sminuisce di un millimetro la solidità del percorso compiuto sinora.